Scuola Roma, su i positivi: è l’effetto Halloween

Scuola Roma, su i positivi: è l’effetto Halloween
Scuola Roma, su i positivi: è l’effetto Halloween
di Camilla Mozzetti
Martedì 9 Novembre 2021, 00:04 - Ultimo agg. 21 Febbraio, 04:43
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Lo scorso inverno sono state il “termometro” della pandemia e tornano ad esserlo anche in questa stagione. È anche dalle scuole - sia dell’infanzia fino ai licei e istituti tecnico professionali - che si misura l’andamento della curva epidemiologica del Covid. I casi generalmente sono in salita e non mancano affatto degli episodi negli istituti della Capitale, superiori comprese nonostante la campagna vaccinale che, dalla scorsa estate, è partita anche per gli over 12. La scuola elementare di via Poseidone (VI Municipio) la scorsa settimana ha rischiato di chiudere interamente a causa del numero di bimbi positivi e il numero delle classi in isolamento precauzionale e in quarantena sta aumentando giorno dopo giorno, trainato da quello che presidi e professori chiamano “effetto Halloween”. «Dalla scorsa settimana la situazione è esplosa - spiega Rosamaria Lauricella Ninotta, dirigente dell’Istituto comprensivo Valente (IV Municipio) - nel mio istituto ci sono già due classi dell’infanzia in quarantena e ho disposto l’isolamento per una classe delle elementari che scatterà domani (oggi ndr)». Ancora: in quarantena anche una classe dell’Istituto comprensivo Via Santi Savarino a Spinaceto. Non va meglio neanche negli istituti superiori quelli che lo scorso anno alla riapertura delle scuole registrarono un picco talmente alto di contagi da far scattare la “Dad” in quasi tutti gli istituti. Al liceo Scientifico Machiavelli le classi in quarantena sono tre, altre due del Majorana sono a casa. Ancora: una classe quarta del liceo Righi da ieri segue per intero le lezioni da remoto e lo stesso accade al liceo Democrito, Tacito, Cannizzaro. 

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I numeri

Più di 200 dunque sono gli studenti - dai bimbi delle elementari ai ragazzi dei licei - che non stanno andando a scuola a causa di compagni positivi.

I contagi in due casi su tre, come accertato dalle analisi sui tracciamenti, sono avvenuti per lo più in ambito familiare o durante le attività extracurriculari: studenti positivi perché magari a casa hanno genitori con il Covid o perché si sono infettati magari durante allenamenti o - soprattutto - uscite di gruppo. L’unica notizia rassicurante è che i vari Servizi di igiene e sanità pubblica nel processare i tamponi non hanno ravvisato al momento varianti sospette come la “Delta plus” molto più contagiosa. «Quello che stiamo notando - commenta Mario Rusconi, presidente dell’Associazione nazionale presidi di Roma - è una ripresa dei contagi, evidentemente l’approssimarsi della stagione più fredda e i maggiori contatti che i ragazzi hanno avuto ma preoccupa di più per i bambini più piccoli». A tal riguardo l’Ema deve sciogliere il nodo sulle vaccinazioni per i piccoli da 5 a 11 anni finora esentati dalla campagna di immunizzazione. Forse il via libera arriverà per dicembre ma già i pediatri avvertono: «le famiglie non sono completamente favorevoli». 

La giornata

Intanto ieri la Regione ha registrato 449 nuovi positivi, in netto calo rispetto a sabato, anche se c’è da tenere conto della drastica riduzione dei tamponi che proprio dal 6 novembre a ieri sono scesi di 15.994 unità. Eppure aumentano i ricoveri. Ieri i reparti ordinari contavano 510 degenti, 28 in più sul giorno precedente e tornano a salire anche gli ingressi nelle Terapie intensive: due in più su domenica per un totale di 61 pazienti.
 

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