Fase 2 Lazio, sì alle seconde case dal 18 maggio: da giugno viaggi solo nelle regioni a basso rischio

Fase 2 Lazio, sì alle seconde case dal 18 maggio: da giugno viaggi solo nelle regioni a basso rischio
di Lorenzo De Cicco
Mercoledì 13 Maggio 2020, 07:11 - Ultimo agg. 14:01
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Messe al bando per tutto il lockdown, per evitare pericolosi spostamenti, riecco le seconde case: da lunedì prossimo, il 18 maggio, se il trend dei contagi rimarrà basso come in questi ultimi giorni, la Regione Lazio dovrebbe depennare il divieto, andando incontro a quello che sembra essere l'orientamento del governo nazionale. Si potrà tornare nelle villette (finora) proibite, in campagna o a due passi dal bagnasciuga. Ma tuffi e tintarelle tra la sabbia restano in sospeso, avviluppati in un ingarbugliato rebus. Le spiagge riaprono oppure no? Non si sa. A Roma c'è un'ordinanza che vieta di addentrarsi tra le dune fino al 17, così come nel grosso delle località del Lazio. Ma c'è una babele di ordinanze una diversa dall'altra, attraversando la costa: alcuni comuni proibiscono di prendere il sole, altri invece permettono di fare jogging anche tra i granelli, a patto di non cedere a capatine acquatiche. Per la riapertura degli arenili, la Regione pensa al 1 giugno: questa è la data discussa nelle ultime riunioni con i balneari. Si vedrà.

Fase 2, ombrelloni a 5 metri di distanza, spiagge libere su prenotazione e niente giochi

 


RITORNO DELLA GITA
In ogni caso già dalla prossima settimana, salvo retromarce, potrà andare in scena il ritorno della scampagnata o della trasferta nell'alloggio vista spiaggia. Gite domenicali fin qui precluse, con tanto di blocchi stradali a imbuto proprio sulle grandi arterie che portano verso il mare: chi nelle settimane passate ha tentato l'azzardo, è rimasto imbottigliato per ore prima di raggiungere la pattuglia delle forze dell'ordine e quindi, senza giustificazione, fare inversione a U e tornare indietro (con tanto di multa). «La prudenza in questa fase è d'obbligo - ragiona l'assessore regionale al Turismo, Giovanna Pugliese - ma se i dati dei contagi continueranno a migliorare, si potrà tornare nelle seconde case già entro fine mese, per quelle all'interno della regione. Fuori dal Lazio, l'interlocuzione è ancora in atto a livello nazionale, probabilmente se ne parlerà da giugno in poi».

TRA REGIONI
La Pisana ha scelto la via della cautela. Altri governatori hanno avallato fughe in avanti solitamente sconsigliate dagli esperti. La Calabria, per dire, ha sdoganato già il 9 maggio gli spostamenti verso le seconde case, ammettendo però solo i viaggi per motivi di manutenzione e comunque con l'obbligo, almeno formale, di fare ritorno alla propria residenza entro sera: insomma, niente pernottamenti. Sempre per «manutenzione», la seconda casa è stata autorizzata in Abruzzo e nel Veneto. Il Lazio, si diceva, ha optato per la prudenza. A fine aprile, mentre altri colleghi governatori incalzavano per schiudere cottage e villette, Zingaretti schiacciava sul freno: «Andare nelle seconde case? Noi osserveremo tutto quello che è previsto nel Dpcm nazionale per senso di responsabilità». Stessa linea che ribadivano ieri alla Pisana, mentre dal governo filtrava l'intenzione di permettere le seconde case dal 18. Insomma, si proseguirà in questa direzione, fa capire pure l'assessore al Turismo. «Anche se siamo ormai in piena fase 2 e alcuni divieti sono stati allentati - riprende Pugliese - è fondamentale non abbassare la guardia e monitorare i numeri dei contagi». Se il trend sarà questo, si potrà quindi tornare alle seconde case dislocate all'interno della regione. Fuori dai confini del Lazio, se ne riparla probabilmente «a giugno». Tra le ipotesi che circolano al tavolo governo-enti locali, c'è quella di permettere gli spostamenti solo tra regioni con l'indice di contagio basso. Dal Lazio, quindi, è ipotizzabile che ci si possa spostare verso l'Abruzzo (ieri 8 casi) o l'Umbria (7 casi). 

LE MOSSE DEL CAMPIDOGLIO
Ma in spiaggia si potrà andare, una volta raggiunta la villetta? Nel territorio del comune di Roma, domenica scade l'ordinanza della sindaca Virginia Raggi che preclude l'accesso al bagnasciuga. E poi? In Campidoglio non hanno deciso, si guarda alle prossime mosse del governo. Soprattutto, l'input della sindaca è di prendere una decisione insieme agli altri comuni costieri. Per evitare che qualche spiaggia riapra in anticipo e poi finisca preda dei tanti bagnanti in cerca del primo tuffo di stagione. Finora, i comuni della costa si sono mossi in ordine sparso. A Ladispoli il sindaco ha spiegato che, da soli, si può correre, camminare e fare sport acquatici o pescare mentre non si può prendere il sole. A Tarquinia si può fare sport, così come ad Anzio e Nettuno, ma niente assembramenti.
Alla Regione ipotizzano un'apertura delle spiagge dal 1 giugno.
Le riunioni con i balneari sono ancora in corso, la data potrebbe essere anticipata, ma c'è il nodo della messa in sicurezza degli arenili. Di sicuro i lettini saranno contingentati: 4 sdraio per ombrellone saranno concesse solo se si fa parte di un'unica famiglia, altrimenti 2 lettini. Per pagare i vigilanti la Pisana sborserà 5 milioni.

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