Siccità Lazio, i primi razionamenti nei comuni: le regole a Bracciano, Latina e Trevignano

Zingaretti: «Lo stato di calamità servirà ad adottare immediatamente le prime misure»

Siccità Lazio, nei comuni scattano le prime ordinanze. Razionamenti a Bracciano, Latina e Trevignano
Siccità Lazio, nei comuni scattano le prime ordinanze. Razionamenti a Bracciano, Latina e Trevignano
Mercoledì 22 Giugno 2022, 10:14 - Ultimo agg. 23 Febbraio, 13:49
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Siccità Lazio, è emergenza. La situazione è davvero critica: a Roma, negli ultimi mesi, ha piovuto pochissimo, anche tre volte in meno rispetto alla media degli ultimi sedici anni. Per questo, la regione ha deciso di prendere un provvedimento emergenziale. A darne notizia è stato Nicola Zingaretti, durante un evento a Civitavecchia. 

«Lo stato di calamità servirà ad adottare immediatamente le prime misure - ha spiegato il governatore - a invitare i sindaci alle prime misure di contenimento perché ovviamente dobbiamo prepararci a una situazione che sarà molto critica e dovrà basarsi sul risparmio idrico in tutte le attività, a partire dai consumi familiari, e anche alla ricerca di forme di approvvigionamento e di presenza vicino alle amministrazioni comunali». Ed è qui che scattano le prime ordinanze. I sindaci di Bracciano, Anguillara e Trevignano tentano di correre ai ripari per contenere i consumi fino al prossimo 30 settembre.

ALLERTA A BRACCIANO 

Allerta massima per il calo dei livelli del lago di Bracciano, che rappresenta la riserva idrica della Capitale. Il sindaco Marco Crocicchi ha ordinato che si «limiti l’utilizzo della risorsa idrica unicamente a scopi potabili e a fini igienico sanitari». È vietato quindi l’uso dell’acqua pubblica, ad esempio, per l’irrigazione di orti e giardini, per il riempimento di piscine, per il lavaggio di veicoli o di pavimentazioni esterne.

Dall’ordinanza sono esclusi i prelievi pubblici destinati all’igiene urbana e quelli degli esercizi commerciali per cui l’acqua è indispensabile allo svolgimento dell’attività.

«Lo scenario attuale non prevede la necessità di un razionamento o di un approvvigionamento a turnazione», spiega Crocicchi. «Stiamo già lavorando con Acea Ato2 sulla gestione della pressione. Per ora procediamo così, poi se la situazione dovesse cambiare faremo altre valutazioni», aggiunge. La condizione generale del lago, tuttavia, resta preoccupante. Secondo Loreto Russo, docente di Ecologia all’università La Sapienza e consulente scientifico del comitato Difesa Lago di Bracciano, «non è stato affatto recuperato il danno della crisi del 2017». Il sindaco conferma: «Siamo rimasti scottati da quanto è accaduto nel 2017, ora le condizioni del lago sono meno gravi, però c’è comunque un arretramento dell’acqua di mezzo centimetro al giorno, scontiamo l’assenza delle piogge, come tutto il Paese del resto».

 

A LATINA ACQUA SOSPESA

A Latina è allarme siccità: acqua sospesa tutti i giorni dalle 12 alle 18 e durante l'intera giornata di domenica per alcune aziende. È quanto si legge in una nota di Coldiretti Latina, secondo cui la situazione è talmente critica che non si escludono ulteriori restrizioni nei prossimi giorni. A questo - prosegue la nota - si aggiunge il caro carburante e il caro energia, che ha fatto lievitare i costi per il gasolio necessario per il funzionamento delle pompe elettriche. Proprio ieri la federazione regionale ha chiesto lo stato di calamità causato dalla siccità alla Regione Lazio, per far fronte alle problematiche delle aziende Coldiretti ha presentato al ministero delle Politiche agricole alimentari e Forestali due emendamenti che prevedono l'estensione del credito di imposta anche al secondo trimestre 2022 e per le serre, oltre ad un sostegno per fronteggiare il caro carburante con i costi lievitati per l'acquisto del gasolio.

«Un aggravio di costi per i nostri agricoltori - spiega il presidente di Coldiretti Latina, Denis Carnello - che quest'anno sono stati costretti anche ad anticipare le irrigazioni di 40 giorni per consentire la semina su terreni aridi. Una situazione che comporta un aggravio di costi per le aziende agricole che sono costrette ad utilizzare motori a pompe elettriche e dunque a consumare gasolio, in un momento in cui i costi per il caro carburante e il caro energia sono lievitati. Tutto questo - prosegue - sta portando sul lastrico le nostre aziende, già in difficoltà per la crisi economica determinata dalla pandemia e l'aumento dei costi delle materie prime».

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