Roma, rom in Tangenziale a piedi: nuovo pericolo per le auto

Rom a piedi in Tangenziale, nuovo pericolo per le auto
Rom a piedi in Tangenziale, nuovo pericolo per le auto
di Laura Bogliolo
Lunedì 3 Agosto 2020, 00:10 - Ultimo agg. 10:54
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Attraversano la Tangenziale Est per raggiungere una sudicia favela, lo fanno in pieno giorno, ma anche di notte. Hanno già provocato due incidenti, l’ultimo lunedì scorso poco dopo le 19 quando un furgone per tentare di evitare quella sagoma apparsa all’improvviso ha tamponato una Mercedes: due i feriti. I residenti terrorizzati, sanno che da un momento all’altro potrà esserci un altro schianto, hanno chiesto aiuto alle forze dell’ordine in ogni modo, ma contro quel gruppo di nomadi che stanno tenendo sotto assedio un angolo di Roma nulla è stato ancora fatto. Vivono accampati nell’area verde che costeggia la Tangenziale, all’altezza di viale Somalia, hanno un deposito di robaccia dall’altra parte della strada, sotto il ponte della ferrovia annerito dai fuochi che accendono ogni sera.

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Sembrano dei “fuoriusciti”, degli “espulsi” di uno dei tanti accampamenti che sorgono sulle rive dell’Aniene più volte sgomberati, anche recentemente: gli abusivi non fanno altro che spostarsi di qualche metro trascinandosi dietro roghi e illegalità. «Durante il lockdown in quel prato hanno addirittura celebrato un matrimonio e bevuto fino a tarda notte - racconta Silvia, 41 anni, residente - vivo nell’angoscia continua, li incontro mentre impugnano uno di quegli uncini che usano per rovistare nei cassonetti». Non solo. «Con quell’attrezzo danneggiano le auto parcheggiate, siamo da soli» racconta Paolo, residente, stanco dei soprusi. 
Sia Silvia che Paolo hanno assistito all’incidente di lunedì scorso: «Un nomade completamente ubriaco ha attraversato la Tangenziale ed è scoppiato il caos, un furgone per evitare di investirlo ha tamponato un ragazzo a bordo di un’altra auto che ha battuto la testa, poi – aggiungono – l’ubriaco non contento ha attraversato la Tangenziale anche nell’altro senso, in direzione Olimpica: quel ragazzo abusa sempre di alcol, è un problema per la sua incolumità ma anche per quella di tanti automobilisti». 

I racconti di Silvia, Paolo e di tanti altri descrivono una situazione che sembra irreale: quei nomadi possono permettersi di dormire in strada, fare i bisogni davanti a tutti, accendere fuochi e attraversare a ogni ora la Tangenziale. Girano praticamente armati, si ubriacano e nessuno li ferma. «Ho chiamato i vigili, i carabinieri – dice Mario – ma la situazione non viene sanata». I residenti hanno paura a dire il loro cognome: «Abitiamo qui e se ci vengono a cercare?». Recentemente si è formato anche un gruppo su Facebook “Quartiere Trieste Salario, no roghi tossici!” che cerca di sconfiggere il fenomeno facendosi aiutare dai residenti della Caffarella guidati da quel Flavio De Septis che con l’aiuto dei carabinieri del Nipaaf hanno già fatto arrestare diverse persone. Ma qui, tra viale Somalia, via Mascagni e la Tangenziale è ancora terra di nessuno, anzi di quel gruppo di nomadi che vive oltre la legalità. E c’è un nuovo timore: «Quando chiuderanno il campo nomadi di via del Foro Italico come annunciato dal Campidoglio, quelle 130 persone potrebbero venire tutte qui e noi come faremo?».
 
 

 
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