Roma, colpo al narcotraffico: sequestrati 160 chili di droga, in manette due boss storici. La piazza del Tufello stroncata dalle inchieste

Roma, colpo al narcotraffico: sequestrati 160 chili di droga, in manette due boss storici. La piazza del Tufello stroncata dalle inchieste
Roma, colpo al narcotraffico: sequestrati 160 chili di droga, in manette due boss storici. La piazza del Tufello stroncata dalle inchieste
di Marco De Risi
Mercoledì 24 Giugno 2020, 11:58 - Ultimo agg. 16:04
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Al Tufello capita che si possa fermare un’auto per un controllo e scoprire che contiene oltre 155 chili di droga. In passato sono state trovate borse con pistole e giubbotti antiproiettile. Storie di boss fino a ieri incontrastati e una piazza di spaccio che negli anni ha scaricato su Roma decine di chili di stupefacente. L’altra notte, un altro colpo della polizia, forse quello finale, allo spaccio storico della zona, fra i lotti dei palazzi popolari, ma anche in altre zone di Montesacro con otto arresti totali. Sono stati sequestrati due chili di cocaina ed hascisc su scala industriale, appunto, oltre 155 chili. Anche questa volta sono stati indagati ed arrestati due esponenti del noto clan Primavera. I fratelli Daniele e Fabrizio. I due si erano trasferiti vicino Tivoli in ville con piscina ed erano agli arresti domiciliari ma gli agenti del commissariato Fidene Serpentara, in più di 8 mesi d’indagini, hanno appurato che i fratelli si erano creati una facciata di legalità che era completamente falsa: pur stando agli arresti continuavano a trafficare partite di cocaina ed anche di altra droghe.

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I poliziotti hanno seguito anche i complici come un cittadino romeno che a sua volta aveva contatti con albanesi. Gli agenti in borghese proprio seguendo un’attività di scambio droga-soldi sono riusciti a sequestrare sia un chilo di stupefacente che agli albanesi la rilevante cifra di 36.000 euro in contanti. E’ da tempo che va avanti il contrasto dei poliziotti di Fidene contro il clan dei Primavera: malavitosi romani potenti ma che, anche grazie alle inchieste, sono stati costretti a diminuire il loro raggio d’azione. Il gruppo si era riuscito ad insinuare in un ospedale romano e mettersi in affari con la camera martuaria. Il clan era riuscito a comandare nelle piazze di spaccio di San Basilio e anche in quella del Tufello. Una raffica di arresti costrinse il gruppo a rinunciare a molti dei suoi affari illeciti.

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L’inchiesta si collega altre due che sono state molto complesse ed hanno visto finire in carcere decine di spacciatori. Così con questi ultimi arresti, secondo gli inquirenti, si può ritenere che la pericolosa piazza di spaccio del Tufello sia ormai chiusa. A tutti coloro che ambivano alla sua gestione è stata fatta terra bruciata attraverso arresti e sequestri. Ma l’indagine odierna ha visto finire in manette altri malavitosi che avevano formato un loro gruppo. E’ finito in manette Marco Russo e Salvatore Peluso. Gli agenti di Fidene attraverso appostamenti hanno trovato la droga occultata in due diverse autovetture. Risulta come appartenente al gruppo Mario Bombacigno e anche Giuseppe Guida. Attraverso questa operazione di ieri, la polizia ha colpito gli ultimi esponenti potenzialmente capaci di riaprire le piazze di spaccio. 

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