L'umano aumentato attraverso la tecnologia. Può sembrare un paradosso in tempi di Covid-19 ma l'emergenza del virus non frena i rapporti interpersonali: li modifica. Non blocca le attività di studio - dalle lezioni alle sedute di laurea universitarie: rimodula soltanto le procedure senza incidere sui risultati finali.
Un po' tutte le università pubbliche e private, così come le scuole di ogni ordine e grado, hanno in questi giorni - di stop forzato alla didattica - sviluppato programmi e sistemi per non frenare l'insegnamento e garantire il diritto allo studio, preservando quello alla salute. Soprattutto non sono stati sospesi gli esami e le discussioni delle tesi di Laurea, master e dottorati.
Coronavirus, scuole chiuse: ipotesi stop oltre il 15 marzo
L'Ateneo Luiss - Guido Carli ha risposto prontamente alla situazione: in questi primi due giorni infatti sono state garantite 500 lezioni in modalità "sincrona", ovvero in diretta attraverso l'uso di piattaforme digitali e pc con un coinvolgimento di 7mila studenti. Tecnicamente, dunque, le lezioni non sono state mai interrotte: ieri, ad esempio, 350 professori di tutte le facoltà (compresi i master e le "schools"), recandosi nell'Ateneo - rispettando tutte le prescrizioni sui limiti di distanza e adottando le precauzioni necessarie -, attraverso una specifica piattaforma, hanno svolto le proprie lezioni interagendo con gli studenti. I quali, da casa, a loro volta hanno mantenuto un contatto diretto con gli insegnanti, la classe e i compagni.
Garantite, infine, anche le giornate di orientamento previste per la fine di marzo: laddove infatti il blocco dovesse essere prolungato, la presentazione dei corsi - soprattutto quelli per le "Summer school" - avverrà on-line con l'ulteriore particolarità che le famiglie e gli studenti di tutta Italia nno dovranno rinunciare a questo appuntamento e potranno inoltre interagire da remoto con tutti i professori per domande, riflessioni e curiosità.
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