Vaccini Lazio, tocca ai 60-61enni. Cambia il piano, posti prioritari ai fragili

Vaccini Lazio, tocca ai 60-61enni. Cambia il piano, posti prioritari ai fragili
Vaccini Lazio, tocca ai 60-61enni. Cambia il piano, posti prioritari ai fragili
di Lorenzo De Cicco
Domenica 11 Aprile 2021, 22:50 - Ultimo agg. 13 Aprile, 09:04
3 Minuti di Lettura

Dalla mezzanotte di oggi il Lazio apre le prenotazioni del vaccino anti-Covid alla fascia d’età 60-61 anni, vale a dire i nati nel 1961 e 1960. Poi? Tocca agli under 60, ma non si procederà di biennio in biennio, com’è avvenuto finora. La precedenza sarà data ai fragili. Attenzione: non si tratta degli «estremamente vulnerabili», categoria che nel lessico della pandemia comprende i malati gravi, già inseriti in cima alla lista delle priorità insieme agli ultra-ottantenni. Stiamo parlando di persone sotto ai 60 anni affette da una patologia, ma «senza la connotazione di gravità riportata per le persone estremamente vulnerabili». Le malattie sono in larga parte le stesse, «ma il livello di gravità considerato è inferiore». La «categoria 4», come recita il piano vaccinale nazionale, include problemi respiratori, cardiocircolatori, neurologici, ipertensione, diabete, Hiv, patologie renali, autoimmuni, epatiche, cerebrovascolari e tumori. Rispetto all’elenco degli «estremamente vulnerabili», ora le Asl accetteranno anche codici di esenzione per malattie meno gravi.

Isole Covid-free in Italia, il piano spacca gli operatori: «Non siamo come la Grecia»

Gli anziani

Nel vertice di ieri sera alle 18 con i manager dell’Unità di crisi Covid della Regione, è stato confermato che tutti gli over 80 prenotati saranno vaccinati entro il 25 aprile.

Come raccontato ieri dal Messaggero, gli ottantenni che avevano riservato un appuntamento per maggio, saranno ricontattati, via sms o al telefono, per programmare l’iniezione nelle prossime due settimane. Il Lazio tenta lo sprint, anche perché più anziani saranno vaccinati per fine mese, più la regione avrà possibilità di riaprire le attività economiche, anche se il governo non ha fissato una soglia chiara da raggiungere. L’ultimo report della Pisana sugli over 80, indica che l’87% dei prenotati ha ricevuto la prima dose e il 60% anche il richiamo, mentre nella fascia dei settantenni, il 47% dei prenotati ha ottenuto la prima iniezione e il 10% la seconda. Resta un problema: chi non si è prenotato. In alcuni quartieri, come nel distretto di Tor Bella Monaca, oltre il 20% degli ultra-ottantenni non ha nemmeno chiesto la puntura. Servirà probabilmente una campagna sul territorio per convincere ancora più anziani a proteggersi.

AstraZeneca, Palù (Aifa): «Non vietato ai giovani, over 60 è solo un'indicazione»

Le fiale

In attesa di capire se Johnson & Johnson aumenterà le forniture nel mese di maggio (il 19 aprile arriveranno nel Lazio appena 18mila dosi, quasi tutte destinate alle carceri), il portale di prenotazione dei vaccini ha già finito gli appuntamenti per Pfizer da oggi al 31 maggio, come ha spiegato il responsabile del sito durante un vertice sabato. La maggior parte degli utenti ormai ha capito come scegliere il tipo di vaccino, basta controllare la data del richiamo. Così tanti hanno virato su Pfizer e Moderna, a discapito di AstraZeneca, nonostante le rassicurazioni di Ema e Aifa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ioapro, la Questura vieta sit-in a Montecitorio. Gli organizzatori: «A Roma 130 pullman»

© RIPRODUZIONE RISERVATA