Vaccino, lo Spallanzani ha scelto i 90 volontari per il test, lunedì la prima dose sull'uomo

Vaccino, lo Spallanzani ha scelto gli 8 volontari, lunedì la prima dose sull'uomo
Vaccino, lo Spallanzani ha scelto gli 8 volontari, lunedì la prima dose sull'uomo
di Lorenzo De Cicco
Mercoledì 19 Agosto 2020, 14:42 - Ultimo agg. 5 Gennaio, 15:59
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Lunedì, per la prima volta in Italia, sarà sperimentata sull'uomo una dose di vaccino anti-Covid. Il test si svolgerà nei laboratori dello Spallanzani, che è riuscito a terminare, a cavallo di Ferragosto, una prima scrematura dei 6mila volontari che si sono fatti avanti per partecipare alla ricerca. Anche se solo 90 di loro, alla fine, riceveranno l'antidoto che promette di debellare il coronavirus. Nella sede dell'istituto nazionale delle malattie infettive è pronto un elenco con 8 nomi: 4 uomini e 4 donne. Saranno loro i pionieri, i primi a vedersi iniettato il «Grad-Cov2», così è stato ribattezzato il vaccino italiano, made in Rome, che ha già mostrato di essere sufficientemente sicuro ed «immunogenico», cioè capace di produrre una reazione immunitaria, nei modelli animali.

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I primi 8 volontari


Le generalità dei primi 8 candidati rimangono top secret, naturalmente, ma da quanto trapela sono stati convocati per il 24 agosto. L'appuntamento è cerchiato di rosso sull'agenda della Regione Lazio e anche in quella del Ministero della Salute. Perché sarà il primo, cruciale, passo della nuova fase. «Nel nostro Paese mai fino ad ora un vaccino anti-Covid era stato sperimentato sull'uomo», dicono alla Pisana, con una punta d'orgoglio.

Il 31 luglio l'Aifa, l'agenzia italiana del farmaco, ha autorizzato la sperimentazione della cosiddetta fase I, l'avvio dei test sull'uomo. Prima di arrivare a questo passaggio, lo studio era stato valutato positivamente dall'Istituto Superiore di Sanità e aveva ottenuto il parere favorevole del Comitato etico dello Spallanzani. Anche il Ministero della Ricerca e il CNR hanno garantito il supporto all'operazione. Il vaccino, materialmente, è prodotto dall'azienda bio-tecnologica italiana ReiThera, che ha sede a Castel Romano.

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Divisi in 6 gruppi


La sperimentazione coinvolgerà 90 volontari, tutti sani, spacchettati in due «coorti sequenziali», insomma due maxi-gruppi. Del primo, la «coorte degli adulti», fanno parte 45 persone che hanno fra i 18 e i 55 anni. L'altro gruppo, la «coorte degli anziani», arruola altre 45 persone, di minimo 65 anni e massimo 85. Ogni coorte verrà poi scissa in 3 sotto-gruppi di 15 persone ciascuno, quindi in definitiva il test sarà suddiviso in 6 unità. A tutti i volontari saranno somministrate tre dosi «crescenti», un po' per volta.
L'altro vaccino italiano in fase avanzata, che farà partire a breve i test sull'uomo, è quello coordinato dall'azienda sanitaria di Monza con l'università di Milano Bicocca. Nel mondo sono in corso 44 sperimentazioni, 15 solo in Cina. Non tutti però sono arrivati alla «fase I». Ora tocca all'Italia, con lo Spallanzani. «I primi risultati - ha fatto sapere il direttore sanitario dell'istituto, Francesco Vaia - probabilmente li conosceremo in autunno, quando cominceremo la fase 2 e 3, che forse verrà fatta all'estero perché fortunatamente in Italia per adesso abbiamo ancora pochi pazienti, quindi andremo nei Paesi dove i pazienti sono molti di più».
 

 

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