Valmontone, trovato un vero e proprio museo di reperti archeologici rubati a casa di un pusher insospettabile durante una perquisizione da parte della guardia di finanza di Colleferro. I militari diretti dal capitano Salvatore Pezzella, erano andati per una segnalazione di spaccio di droga a casa di un 37enne, un fabbro incensurato, della zona, che vive con la madre, ma hanno trovato oltre alla sostanza stupefacente, circa 50 grammi di marijuana, anche un vero e proprio museo di reperti archeologici.
I reperti rinvenuti, di rilevante interesse storico e archeologico, proverrebbero dal complesso monumentale di Sant’Ilario ad Bivium, ubicato nel territorio di Valmontone, interessato, tra la fine degli anni 80 e i primi anni 90, da una campagna di scavi che ha fatto emergere, tra l’altro, una catacomba, un cimitero esterno ed una chiesa.
Tutti i pezzi sono stati affidati in giudiziale custodia al Museo Archeologico Comunale di Colleferro, in attesa delle operazioni di classificazione e delle determinazioni inerenti al restauro e all’assegnazione definitiva. Il destinatario della perquisizione, un uomo di nazionalità italiana, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Velletri per i reati di detenzione abusiva di reperti archeologici e di traffico di sostanze stupefacenti.
Durante il blitz i finanzieri hanno scoperto in totale 160 reperti archeologici risalenti al periodo ricompreso tra il II° secolo a.C. ed il VI-VII° secolo d.C. L’attività svolta rientra nel più ampio dispositivo di contrasto dei traffici illeciti predisposto dal Comando Provinciale di Roma della guardia di finanza. (foto Luciano Sciurba)
Valmontone, blitz della finanza a casa di un fabbro: trovata droga, ma anche 160 reperti archeologici rubati
Giovedì 12 Dicembre 2019, 09:42
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