Ville e parchi nel degrado. La resa in Campidoglio: «Ora ci pensino i privati»

Degrado nel parco di via Mendozza
Degrado nel parco di via Mendozza
di Camilla Mozzetti
Giovedì 13 Febbraio 2020, 10:00
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Tu tagli l'erba e io te la regalo perché può far comodo per il bestiame. Puntuale come il cambio delle stagioni, il Campidoglio torna a fare qualche conto e si accorge che per «44 milioni di metri quadri di verde pubblico, i costi per la manutenzione ordinaria per il solo sfalcio risultano molto onerosi». Ed è così, allora, che il dipartimento Ambiente rispolvera il progetto per la concessione temporanea a titolo gratuito di aree di proprietà o nelle disponibilità di Roma Capitale per il taglio dell'erba.

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Il concorso è riservato ad aziende agricole, zootecniche o maneggi che potranno prendersi in carico uno dei 28 parchi messi a bando, tagliare l'erba e riportarsela in azienda per il bestiame. Si va dal parco degli Acquedotti al parco d'Aguzzano, dall'area verde di Centocelle alla Tenuta dell'Inviolatella Borghese e poi ancora il parco Sinisgalli, San Biagio Platani, Canapiglie (VI Municipio), quello di Tor de Cenci (IX Municipio), il parco di Valle Aurelia, quello del Pineto fino a Monteciocci (XIV Municipio). Non solo. Ad accompagnare quest'avviso anche un altro pubblicato sempre dal dipartimento Ambiente per «La formazione dell'elenco delle imprese agricole a cui affidare lo svolgimento di attività funzionali alla sistemazione e manutenzione del territorio». In questo caso l'impegno non sarà gratuito. È infatti prevista la stipula di contratti annuali da un minimo di 50 mila euro (nel caso di soggetti individuali) fino a 300 mila euro per più aziende associate.

Date queste premesse, è lecito porsi una domanda: ma il Campidoglio quanto investe e che tipo di garanzie offre per la manutenzione delle aree verdi? Molte promesse, poche realizzazioni. Prendiamo il bando triennale scaduto lo il 22 luglio scorso per la manutenzione del verde orizzontale, cioè il taglio dell'erba e la pulizia di parchi e giardini. L'amministrazione aveva diviso Roma in 8 lotti per un impegno di 38 milioni di euro. La gara non è stata ancora espletata e dunque al momento, dopo quasi sette mesi, non c'è nessun affidamento.
E lo stesso vale anche per un altro appalto importante da oltre 45 milioni di euro: quello sul verde verticale dedicato alle potature degli alberi compresi quelli ricadenti a Villa Borghese, Villa Pamphilj, Villa Ada, Castel Fusano. La presentazione delle domande per il concorso - sempre triennale - è scaduta il 18 dicembre. La commissione incaricata di vagliare le offerte si riunirà solo la prossima settimana: il 17 febbraio. Nella migliore delle ipotesi si arriverà ad assegnazione non prima di maggio, a primavera già iniziata. Ma ci sono i privati - sempre che rispondano agli ultimi avvisi - a farsi carico di ciò che l'amministrazione non riesce a curare con puntualità.
 

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