Virus Ostia, torna la paura: «Quei giovani tornati da Malta erano vicini a noi»

Virus Ostia, torna la paura: «Quei giovani tornati da Malta erano vicini a noi»
di Mirko Polisano
Lunedì 10 Agosto 2020, 07:50 - Ultimo agg. 08:45
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Il secondo cluster in meno di un mese. Ostia torna a vivere l'incubo del virus e la minaccia della movida. Quella notturna, dall'inizio dell'estate, è fuori controllo. Erano seduti a uno dei tavolini dello storico bar Sisto di piazza Anco Marzio, alcuni degli otto ragazzi contagiati a Malta. Quasi tutti residenti nel X Municipio non sapevano di essere positivi. Solo due di loro erano sintomatici e si sono recati all'ospedale Grassi per sottoporsi a tampone e cure dei medici. Gli altri, sbarcati solo da poche ore a Fiumicino da Malta, erano venerdì sera nell'isola pedonale, seduti a uno dei tavoli dello storico caffè. Possono essere stati nuova fonte di contagi a loro volta? Se da una parte la Asl rassicura: «pochi rischi al bar Sisto in quanto la consumazione è avvenuta all'aperto e il contatto con il cameriere munito di mascherina limitato a pochi minuti», dall'altra è tanta la preoccupazione e c'è chi, nonostante le precauzione, affollerà il drive-in di Casal Bernocchi per sottoporsi ai tamponi. «Ero con mio marito proprio venerdì sera al bar Sisto a prendere un gelato - dice Carla S., funzionaria pubblica e residente del quartiere - c'erano tanti giovani seduti ai tavolini e non escludo di essere venuta in contatto, anche se per poco tempo, con qualcuno di loro. Per sicurezza chiederò al medico di effettuare il test e così anche mio marito».

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IL GRIDO D'ALLARME
Sono proprio commercianti e i gestori dei negozi dell'isola pedonale a lanciare il loro grido d'allarme: «Qui vedo tante, troppe persone affollarsi in un posto e non portare la mascherina - ribadisce Giuseppe Ciotoli, titolare del bar Sisto - noi siamo attentissimi al rispetto delle procedure anti-Covid, ma anche l'utenza ci deve dare una mano, non possiamo da soli bloccare il contagio». «Nessuno rispetta le regole - si lamentano gli esercenti - come se l'emergenza fosse già passata. La piazza, soprattutto il fine settimana, si trasforma in terra di nessuno. Siamo per le aperture e lo ribadiamo - continuano i negozianti - ma se ci sono delle regole vanno rispettate, ne vale la salute di tutti». Nel week end appena trascorso, nell'isola pedonale sono dovuti intervenire più volte i vigili urbani sia per scongiurare l'invasione dei venditori abusivi sia per far rispettare il distanziamento sociale: multato un ristorante del centro per assembramenti.

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DECIBEL SELVAGGI
Lungo la piazza i tavolini sono ravvicinati - e in alcuni casi anche raddoppiati - visto che il piano anti-crisi di Campidoglio e Municipio prevede un aggiunta gratuita di spazio esterno per bar e ristoranti. «Ricordo lo spot dell'infezione che si estende come la fiamma che accende un fiammifero, uno dietro l'altro - aggiunge Claudio N., cliente di uno dei ristoranti della piazza - se alcuni dei ragazzi contagiati erano qui l'altra sera, si può ipotizzare che la carica virale possa aver contagiato altre persone. Speriamo di no. Certo anche io, ora, ho davvero tanta paura». Avviato il protocollo di contact-tracing anche a livello internazionale. «Mi auguro che tutti stiano bene - dice una residente - e che presto tutti possiamo lasciarci questa storia alle nostre spalle».
 

 

 

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