Alessandro Bianchi: i miei fratelli non hanno ucciso Willy, ecco cosa ho sentito al bar

Willy Monteiro, il fratello dei Bianchi: «Sono venuti al mio bar dicendo a un altro: "Prenditi tue responsabilità"»
Willy Monteiro, il fratello dei Bianchi: «Sono venuti al mio bar dicendo a un altro: "Prenditi tue responsabilità"»
Mercoledì 9 Settembre 2020, 18:11 - Ultimo agg. 10 Settembre, 23:09
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Emergono nuovi particolari legati all'omicidio di Colleferro. «Non sono stati i miei fratelli Gabriele e Marco ad uccidere Willy». Lo ha detto Alessandro Bianchi, intervistato da Pomeriggio Cinque, ricostruendo quanto avvenuto la sera della morte del ragazzo: «Io ero al bar dove lavoro. Loro sono entrati insieme agli altri due arrestati. L'unica cosa che ho sentito dire dai miei fratelli, quando sono arrivati anche i carabinieri ed io ero con mia figlia di sei anni che ha iniziato a piangere: "Prenditi le responsabilità di quello che hai fatto". Non ho visto a chi lo hanno detto ero di spalle. È successa.una cosa schifosa, siamo distrutti, ma non sono stati loro».

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«La cosa più tragica e che fa più male è che il ragazzo è morto», ha aggiunto Alessandro Bianchi nella lunga intervista a Pomeriggio Cinque, spiegando che «i miei fratelli erano lì ma la discussione era iniziata prima, loro sono stati chiamati da altre due persone, che volevano andare via. Hanno trovato sul posto gli altri due arrestati: non sto qui ad accusare altri, ci sarà il processo. Io non sono un giudice, ma chi ha sbagliato deve pagare, tutti anche i miei i fratelli». «Lasciatemi dire che nei giorni passati si è parlato solo di Marco e Gabriele: le cose sono state fatte in quattro, devono rispondere in quattro», ha aggiunto. Sui precedenti dei fratelli Alessandro Bianchi ha minimizzato: «sono stati coinvolti in scazzottate, mai una cosa di questa gravità. Niente è normale, ma queste sono cose che succedono in tutti i locali. Comunque anche Belleggia e l'altro avevano precedenti simili. Non posso dire che i miei fratelli sono stati angeli, ma dire che sono stati loro ad uccidere Willy lo devono accertare le forze dell'ordine. Io li conosco bene non avrebbero mai attaccato un ragazzo così fragile».

«La mia famiglia - ha aggiunto - è distrutta per questo. Mia madre ha detto: 'non c'è nessun dolore più grande che per la famiglia di Willy'. Mia madre ripete che Willy poteva essere suo figlio, lei ragiona così, e la cosa che la fa morire dentro è che ci sono stati in mezzo i suoi figli a quello che è successo. L'unica cosa che mi solleva è che ci sono i testimoni che dicono che i miei fratelli non sono stati». Alessandro spera ora nelle immagini delle telecamere: «io non c'ero, ma secondo me nessuno si è reso conto di quello che era successo». Sulle immagini girate sui social dove i fratelli ostentano ricchezza dice: «è soltanto scena». E sul suv utilizzato dagli arrestati per allontanarsi dalla scena del delitto: «È la mia macchina ha 200 mila chilometri e costa 4 mila euro». «Aspettiamo che le telecamere confermino questa cosa:ma i calci a quel ragazzo non sono stati dati dai miei fratelli».

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