Travolto e ucciso mentre attraversa l'autostrada Roma-Fiumicino. Il dramma si è consumato in una manciata di secondi venerdì sera intorno alle 20 a pochi chilometri dall'aeroporto Leonardo da Vinci. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia Stradale di Albano ora incaricati delle indagini e i sanitari del 118 che non hanno potuto che costare il decesso del pedone. L'uomo infatti è stato travolto da un Suv, a causa del violento impatto è stato sbalzato per diversi metri ed è morto sul colpo. Le indagini per ricostruire la dinamica dell'incidente sono ancora in corso: restano infatti ancora alcuni punti da chiarire.
L'IMPATTO
Secondo quanto ricostruito fin qui dagli agenti della Stradale l'uomo, uno straniero di origini indiane di 40 anni, aveva appena parcheggiato la sua macchina sulla corsia di emergenza proprio all'imbocco della salita verso lo scalo romano. Come hanno accertato gli investigatori grazie anche alla testimonianza di un amico della vittima, che era con lui e che è rimasto in macchina, i due stavano andando a prendere un loro amico in arrivo al da Vinci. La vittima ha quindi parcheggiato l'auto, sebbene in quel tratto non sia consentito, e azzardato l'attraversamento.
I testimoni che hanno assistito all'impatto hanno inoltre riferito di aver visto il 40enne che stava attraversando e che stava parlando al telefono. Un attimo di distrazione e un attraversamento pericoloso potrebbero aver causato l'incidente mortale. L'automobilista che era alla guida di un Suv di grossa cilindrata si è fermato a prestare i primi soccorsi. È stato poi sottoposto ai test di alcol e droga e infine è stato ascoltato dagli investigatori: «La strada sembrava libera - ha riferito disperato agli agenti - non ho neanche notato la macchina accostata sulla corsia laterale.