Roma, deputato Pd Romano, figlio 24enne morto: «Sono 2 mesi che non riesco a seppellirlo. Raggi si vergogni»

Deputato Pd Romano, morto il figlio 24enne : «2 mesi che non riesco a seppellirlo. Raggi si vergogni»
Deputato Pd Romano, morto il figlio 24enne : «2 mesi che non riesco a seppellirlo. Raggi si vergogni»
Giovedì 22 Aprile 2021, 13:04 - Ultimo agg. 23 Aprile, 10:18
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Il deputato del Pd Andrea Romano attacca su twitter la sindaca di Roma, Virginia Raggi, denunciando l'inefficenza dei servizi cimiteriali Ama, per non esser ancora riusciuto a dare sepoltura al figlio 24enne morto ormai da 2 mesi. «Oggi sono 2 mesi che mio figlio Dario non è più con la sua mamma, con i suoi fratelli, con me. 2 mesi che non riusciamo a seppellirlo», scrive Romano in un tweet.

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Il deputato si sofferma poi, nella sua denuncia, sulla partecipata Ama responsabile della gestione dei cimiteri capitolini. «Ama non dà tempi di sepoltura degni di una città civile.

Anzi, non dà alcun tempo» lamenta. Ed infine aggiunge, rivolgendosi direttamente alla Raggi: «La tua vergogna non sarà mai abbastanza grande».

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Dario, figlio di Andrea Romano, era affetto da una forma di disabilità che lo costringeva su una sedia a rotelle. Il padre aveva raccontato di lui nei suoi articoli e aveva abbracciato battaglie come quella per il "Dopo di noi" anche in virtù della sua particolare sensibilità alla causa. 

Le reazioni 

Il messaggio di Romano ha suscitato immediatamente una serie di reazioni di solidarietà su Twitter. Carlo Calenda ha subito rilanciato il messaggio, mentre il deputato di Iv Luciano Nobili ha commentato: «Un abbraccio ad Andrea e alle tante famiglie romane che si trovano nella medesima condizione. Dolore che si aggiunge a dolore. Virginia #Raggi, non potevi finire cinque anni di disastri più indegnamente di così». Il segretario romano del Pd Andrea Casu ha invocato un consiglio straordinario: «Si svolga subito il consiglio straordinario chiesto dalle opposizioni a partire dal @pdnetwork per dare risposta a tutte le romane e i romani in attesa di poter dare degna sepoltura ai propri cari. Una vergogna intollerabile. Non una questione politica, una questione di civiltà».

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L'intervento del sindaco

«Ciò che è accaduto alla famiglia di Andrea Romano e ad altre famiglie è ingiustificabile. Sono vicina a tutti loro. Posso solo immaginare lo strazio e il terribile dolore che stanno vivendo. Ho convocato Ama che mi ha assicurato di stare lavorando ad una soluzione per dare risposte ai cittadini in questo momento di emergenza coronavirus», interviene in una nota la sindaca di Roma Virginia Raggi.

La posizione dell'Ama

L'Ama, l'azienda capitolina che si occupa anche dei servizi cimiteriali «è vicina alla famiglia Romano e a tutte le famiglie che in questo periodo hanno perso un proprio parente, un proprio caro. Il giovane figlio della cui prematura scomparsa ha dato notizia oggi il deputato Andrea Romano, è stato cremato il 15 marzo scorso con autorizzazione pervenuta ad Ama il 9 marzo. La salma era giunta al cimitero di Prima Porta il 23 febbraio e la domanda, a cura dell'agenzia funebre incaricata dalla famiglia, è stata presentata entro 5 giorni dal decesso». La municipalizzata sottolinea in una nota che «la circolare 818 dell'11 gennaio 2021 del Ministero della Salute relativa alla situazione connessa all'epidemia da Covid-19 e riguardante il settore funebre-cimiteriale dispone che in questa fase emergenziale venga data la priorità alle prime sepolture rinviando operazioni cimiteriali non urgenti. È quanto anche Ama Cimiteri Capitolini in questa fase straordinaria sta facendo. Nel caso specifico, l'operazione primaria di cremazione è stata effettuata nei tempi previsti da contratto di servizio, come la gran parte. Anche a fronte di oltre 5mila decessi in più da ottobre ad oggi e con un numero che resta purtroppo tuttora elevato è ferma volontà di Ama, di intesa con Roma Capitale, di riprendere anche le 'secondè sepolture (operazioni cimiteriali non urgenti, come la tumulazione dell'urna cineraria di questo caso), a partire dal prossimo mese di maggio».

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