Appesi a una gru ad
Acilia o arrampicati come Spiderman sul
Muro Torto.
Ragazzini che si improvvisano stuntman. Solo che questo non è un film e i rischi sono pericolosamente reali. Saltano, passeggiano, fanno parkour sui tetti della città e in testa hanno un unico obiettivo: arrivare là dove nessuno dovrebbe, sfidare divieti, telecamere e, soprattutto, la sicurezza. Per poi, naturalmente, postare l'album proibito sui social. Le ultime follie, pubblicate qualche giorno fa sul profilo
Instagram di Welcome to favelas, lasciano davvero senza parole. Un ragazzino vestito di nero ripreso mentre scala il Muro Torto tra l'incredulità dei passanti, «ma che sta facendo quello?». E un altro appeso nel vuoto da quella che sembra una gru.
Ride, mentre penzola ad almeno trenta metri da terra. Un video che ha scatenato talmente tante polemiche da essere stato poi rimosso. Perché queste assurde bravate non vengono fatte di notte ma in pieno giorno, in mezzo al traffico, sotto gli occhi di tutti. Eppure Roma sembra correre troppo per accorgersene. Qualcuno scrive: Non condividete queste follie, la gente rischia di morire per tre minuti di popolarità». E la vita non può valere un like.
veroni.cursi@ilmessaggero.it