A Roma i rifiuti senza regole: le invettive lanciate vicino al cassonetto

A Roma i rifiuti senza regole: le invettive lanciate vicino al cassonetto
di Pietro Piovani
Lunedì 5 Luglio 2021, 00:02
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I più odiati dai romani in questo momento sono i romani che lasciano la spazzatura in mezzo alla strada. È un odio che si esprime sui social, su Facebook che ormai è diventato un'enorme photogallery della monnezza (come se non ci bastasse vederla quando usciamo di casa. Ma diventano uno spazio destinato all'invettiva libera gli stessi cassonetti, dove si lanciano maledizioni anonime destinate agli anonimi buttatori di pattume senza regole. Oggetto degli improperi sono in particolare quelli che abbandonano rifiuti ingombranti. A loro sono rivolti gli anatemi più violenti, non privi talvolta di una certa brutale fantasia. Qualche giorno fa a via Gattamelata, a Tor Pignattara, su un materasso lasciato ai bordi del marciapiede qualcuno ha scritto con la vernice spray: «Potessi morire su quello nuovo». A via Pietro Cartoni da diversi giorni staziona un vecchio frigorifero su cui un pennarello nero ha scritto «Tu che lo hai buttato ti meriti l'estinzione!», seguito da un lungo e in verità un po' ridondante messaggio di spiegazione: «Non tanto per averlo buttato, quanto per averlo lasciato qui, dove verrà preso tra un sacco di tempo e non sarà riciclato, invece di portarlo a un centro di raccolta o di chiamare l'Ama per ritirarlo».

Ma l'insulto non risparmia chi per disperazione lascia il suo onesto sacchetto di immondizia ai piedi del cassonetto già pieno, e sinceramente non si capisce quale sarebbe l'alternativa. Il romano odia i romani che buttano in strada la spazzatura. Come dire che il romano odia sé stesso.

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