Scuola, così un bambino geniale ma senza pc ha rischiato di dimenticare anche l'italiano

Scuola, così un bambino geniale ma senza pc ha rischiato di dimenticare anche l'italiano
di Pietro Piovani
Lunedì 11 Maggio 2020, 01:12 - Ultimo agg. 14 Febbraio, 18:45
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Questa è la storia di un bambino speciale che chiameremo Nasir. Di famiglia bengalese, tre anni fa si è presentato a scuola disorientato, parlava pochissimo, anche perché non sapeva l’italiano. Le insegnanti lo iscrissero in seconda elementare, sebbene di età fosse più grande, ma giorno dopo giorno il ragazzo si è ambientato e si è rivelato molto, molto intelligente. «È un genio» dice una maestra, forse esagerando. Soprattutto in matematica Nasir si è dimostrato subito un fenomeno. Nelle altre materie ha fatto più fatica ma un po’ alla volta, acquistando confidenza con la lingua, è diventato il più bravo di tutti anche in quelle, tanto che a fine anno le maestre hanno deciso di fargli saltare una classe e di portarlo direttamente in quarta, poi in quinta «ma potrebbe benissimo fare la terza media». Tutto questo fino a marzo. Poi la scuola ha chiuso e Nasir bloccato in casa, senza un pc per partecipare alle lezioni online, isolato dai suoi compagni, è regredito. Le maestre che lo hanno contattato lo hanno trovato di nuovo confuso, stava persino dimenticando l’italiano. Finalmente, in questi giorni, sono arrivati i computer: quelli acquistati con i soldi del ministero, più altri offerti dagli abitanti del quartiere. Uno di questi pc è andato a Nasir, che ora può partecipare alle lezioni come tutti gli altri. Il poco che Roma gli sta offrendo è un investimento minuscolo rispetto a ciò che in futuro lui potrà offrire alla città.

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