Roma, strade con più incidenti e dove si muore di più: Colombo, Tiburtina, Appia

Sotto accusa anche le cattive condizioni dell’asfalto, spesso causa di gravi incidenti

Roma, strade con più incidenti e dove si muore di più: Colombo, Tiburtina, Appia
Roma, strade con più incidenti e dove si muore di più: Colombo, Tiburtina, Appia
di Fabio Rossi
Lunedì 15 Agosto 2022, 00:35 - Ultimo agg. 20 Settembre, 19:56
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In testa alla classifica del rischio alta velocità, nella Capitale, c’è sempre via Cristoforo Colombo. La grande arteria che unisce il centro storico con Ostia e il litorale romano, passando per l’Eur, è la strada dove i pericoli dovuti alla guida “sportiva” degli automobilisti, provocando tanti incidenti (spesso anche mortali) talvolta a causa delle cattive condizioni dell’asfalto. Sulla Colombo, a causa delle buche e delle radici degli alberi che affioravano sull’asfalto, il Campidoglio era arrivato fino a imporre, qualche anno fa, il limite di velocità a 30 chilometri orari. Ma la realtà, oggi, è ben diversa. Così come sulle consolari e le strade di scorrimento radiali di Roma (quelle che vanno dal centro alla periferia): è qui che i danni dell’alta velocità sono più frequenti, e destano la maggiore attenzione da parte della polizia locale.

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I DATI

Oltre a via Colombo, sono tre in particolare - Casilina, Prenestina e Tiburtina - le strade in cui gli incidenti mortali sono in crescita e superano la media cittadina.

Secondo gli ultimi dati dell’agenzia Roma servizi per la mobilità, il municipio IX (dove passa buona parte del percorso della Colombo) è il più esposto della Capitale, per gli incidenti stradali mortali, seguito a ruota dal VI (quello del Casilino e delle Torri) e dal IV (Tiburtino). La classifica del rischio vede quindi i municipi VII (Appio-Tuscolano), X (Ostia-Acilia), XV (Cassia-Tor di Quinto), III (Monte Sacro) e I. Nel centro storico, però, c’è la maggiore incidenza di incidenti con feriti: il 14 per cento del totale cittadino, causato in questo caso dal traffico mediamente intenso e dalle cattive condizioni di alcune strade, anche con fondo in sampietrini. A spingere verso l’alto la percentuale di incidenti mortali nel VI Municipio sono in primis via Casilina e via Prenestina, strade stabilmente nella top ten del rischio per automobilisti, pedoni e utenti delle sue ruote. 

LE AREE

Situazione simile per il municipio IV, che non a caso si estende intorno all’asse della Tiburtina, è delimitato da Nomentana e Prenestina, anch’esse vie ad alto tasso di sinistri, ed è attraversato da via Collatina.

Nel VII municipio sono via Appia Nuova e via Tuscolana a registrare il numero più alto di incidenti. A portare verso l’alto l’ex circoscrizione del litorale romano in questa (ben poco invidiabile) classifica, quindi, non è soltanto l’ormai famigerata via Colombo, ma anche l’asse via del Mare-via Ostiense e alcuni tratti della Litoranea con un fondo stradale particolarmente dissestato. Imbarazzo della scelta, invece, per il municipio XV: a Roma nord il tasso di incidenti (e di conseguenti risarcimenti da pagare per l’amministrazione capitolina) è mantenuto alto in primis da via Cassia - una delle arterie con i maggiori problemi di manutenzione in assoluto - ma anche da via Flaminia nuova, viale di Tor di Quinto e (in parte) via Trionfale.

LE ALTRE 

Nel resto della città, sempre sul fronte dei rischi per la circolazione dovuti alla velocità, si segnalano in negativo la Salaria, via di Torrevecchia, viale del Muro Torto, via Gregorio VII, via Casal del Marmo e via dei Prati Fiscali. Nell’elenco dei “cattivi” ci sono anche viale Trastevere, via di Grottarossa, via Ostiense. E poi la via Laurentina, viale dei Colli Portuensi, via della Magliana, via Boccea, viale Castrense, via della Borghesiana, via Palmiro Togliatti. Quindi, ci sono le strade rese pericolose da alberi e rami a rischio caduta. Nel centro storico, per esempio, sotto osservazione sono in particolare l’area di Caracalla, dove si celebrano i matrimoni civili, e la zona intorno a piazza Mazzini, con piante schedate e classificate come “da abbattere” da via Sabotino a viale delle Milizie. E poi ancora il quartiere di San Saba, verso l’Aventino, con una fila di arbusti pericolanti in via Baccelli. Quindi i lungotevere, nel tratto centrale, via Andrea Doria, lo stesso viale Aventino.

 

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