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Il killer di Martina Scialdone, chi è Costantino Bonaiuti: la diagnosi di due tumori e la passione per le armi

Il 61enne lavora come ingegnere all'Enav ed è attivo come sindacalista

Il killer di Martina Scialdone, chi è Costantino Bonaiuti
Il killer di Martina Scialdone, chi è Costantino Bonaiuti
di Flaminia Savelli
Articolo riservato agli abbonati
Sabato 14 Gennaio 2023, 22:56 - Ultimo agg. : 15 Gennaio, 19:32
4 Minuti di Lettura

Un passato difficile, la malattia, l’isolamento. Ma la molla che ha armato la calibro 22 di Costantino Bonaiuti, sarebbe stata la fine della relazione con Martina Scialdone, l’avvocatessa 34enne con cui da diversi anni aveva avuto una storia. Di più: l’ombra di un altro uomo a cui la ragazza si stava interessando. Gli agenti della squadra Mobile e del commissariato Tuscolano stanno ricomponendo i pezzi intorno al dramma che venerdì notte si è consumato davanti al ristorante Brado di via Amelia 42, per confermare il movente di quel colpo di pistola sparato al petto della ragazza. 

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L’IMPIEGO ALL’ENAV

Da oltre 20 anni Bonaiuti, 61enne di origini etiopi, è in servizio all’Ente Nazionale per l’Assistenza al Volo. È ingegnere e sindacalista di AssiVolo, il sindacato dei quadri Enav. Negli uffici amministrativi e tecnici di via Salaria è tra i responsabili dei voli internazionali. Un impiego che lo appassiona e per il quale ha sempre mostrato la massima serietà. Da due anni ha chiesto e ottenuto di lavorare in smart working: da quando ha saputo di essere malato di cancro ai polmoni, con la malattia che avanza e che ha coinvolto anche il cervello. «Schivo e riservato» dicono i colleghi. Sono tutti sconvolti per quanto accaduto, ma confermano la passione di Bonaiuti per le armi e per il tiro al bersaglio. Iscritto al poligono di Tor di Quinto, lo stesso poligono dove Claudio Campiti, l’autore della strage di Fidene dello scorso 11 dicembre, si allenava e dal quale la mattina degli omicidi aveva rubato la pistola. Una coincidenza, ma non l’unica. Bonaiuti si è trasferito dieci anni fa nell’elegante comprensorio di via Monte Grimano, a una manciata di metri dal bar di via Monte Giberto, dove Campiti ha sparato uccidendo quattro persone: i suoi vicini di casa. 

LA DIAGNOSI

La malattia avrebbe segnato gli ultimi mesi della vita di Bonaiuti già provato da lutti e dolori. Padre italiano e madre eritrea, la famiglia è originaria di Asmara: il papà, impiegato durante l’occupazione italiana, aveva sposato la donna, di 25 anni più giovane. Rientrati in Italia a metà degli anni ‘70, dopo la caduta di Hailé Selassié, i due si erano trasferiti a Roma con gli otto figli, tra i quali Costantino. Anni difficili per la famiglia, che aveva attraversato, al rientro, una complicata situazione economica. Per Bonaiuti, però, arriva la svolta con l’impiego come ingegnere dell’Enav.

IL TRASFERIMENTO 

Fino al 2010 l’uomo era residente a Casal Monastero, quartiere a est della Capitale. Con l’avanzare della carriera negli uffici di via Salaria, è arrivata anche la decisione di trasferirsi nel condominio di Fidene Colle Salario. Nella casa di via Monte Grimano, Bonaiuti spera forse di superare i lutti che hanno colpito la sua famiglia: il fratello maggiore è morto in un incidente stradale, mentre due sorelle si sarebbero tolte la vita a distanza di pochi mesi. Un elemento su cui sono in corso accertamenti degli investigatori. Poi c’è l’incontro con una giovanissima Martina che ha anche presentato alle sorelle, Elena e Meghy. Una storia su cui il 61enne ha investito molto e che sarebbe andata avanti almeno fino alla scorsa estate, quando la coppia è stata vista insieme, anche se sporadicamente, nel comprensorio di Fidene Coe Salario. Le cose hanno però iniziato a precipitare e la ragazza si sarebbe via via allontanata da Bonaiuti, che invece è diventato ogni volta più insistente. «Negli ultimi mesi lo abbiamo visto sempre meno nel comprensorio. Era sempre più isolato e silenzioso» raccontano i vicini di casa sconvolti. Gli ultimi mesi, dunque, l’assassino li avrebbe vissuti quasi in totale isolamento: Martina è l’unica finestra cheha lasciato aperta sul mondo. Ma quando ha capito che la storia è ormai arrivata alla fine, con la malattia che avanza, ha caricato la sua calibro 22 non lasciando via di scampo alla ex fidanzata.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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