Non solo denaro in contanti e favori: le tangenti erano, all’occorrenza, buoni carburante, cene, addirittura un prosciutto e «pensierini» di Natale. Per il gip, che ha disposto 3 arresti e 4 sospensioni dal servizio a carico di agenti della Polizia locale del gruppo Tuscolano e di un funzionario del VII Municipio, si trattava di «una sistematica attività di corruzione». Dalle indagini della Finanza e del pm Carlo Villani, infatti, è emerso che favori e bustarelle servivano per oliare le pratiche dei clienti dello “Studio tecnico Mari”: i pubblici ufficiali, per somme dai 200 ai 1.000 euro, avrebbero rivelato in anticipo le ispezioni programmate in locali e ristoranti e, in occasione dei controlli, avrebbero chiuso un occhio su irregolarità palesi, come arredi non a norma, tavolini selvaggi e insegne abusive. Tra i clienti aiutati, due componenti della famiglia Casamonica, l’Hotel Palacavicchi, ma anche un fruttivendolo, un B&B e un carrozziere.
Roma, via al rientro dei Comunali dallo smart working: 3.500 torneranno in ufficio
LE ACCUSE
Ai domiciliari ci sono Bruno e Cinzia Mari, fratello e sorella, geometri e titolari dello studio.
Le conversazioni captate dai finanzieri del Nucleo Pef sono eloquenti: «Sono venuti i vigili in ufficio… vengono a pijà i soldi», dice uno degli indagati. E ancora: «Ho incassato 100 euro, ne ho spesi 2mila». In un’altra conversazione uno dei tecnici afferma: «I vigili li abbiamo tappati». E quando chiede la parcella al cliente specifica: «Sarebbero mille euro in più… e ci stanno i soldi che ho dato al vigile». Le mazzette venivano usate per arrotondare lo stipendio e per togliersi qualche sfizio, come dice la Pompei, che racconta di avere utilizzato i 100 euro intascati in uno dei controlli pilotati per fare shopping. Il 19 giugno 2020, la donna, parlando con Della Porta, dice: «Me so spesa subito i 100 euro… un reggiseno e due mutande da costume: 70 euro. Poi me serviva un paio de scarpe nere e c’erano pure gli sconti… quindi un paio de scarpe e una ciabattina ho pagato 47 euro… ci ho rimesso 17 euro, vabbè, magari tutti i mesi!». Due vigili sarebbero andati a prendere le mazzette con l’auto di servizio. Da qui la contestazione di peculato. Avrebbero raggiunto il Palacavicchi e, come regalo di Natale, avrebbero ricevuto da un collaboratore di Giancarlo Cavicchi dei buoni carburante. Era il 20 dicembre 2019. A regalare un intero prosciutto, invece, sarebbe stato il titolare di un ristorante cinese.