Napule è, auguri alla canzone che parla di noi

Napule è, auguri alla canzone che parla di noi
di Raffaella R. Ferré
Sabato 30 Luglio 2022, 14:00
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Compie 45 anni in questi giorni, la conosciamo tutti, ma non le abbiamo fatto gli auguri. A discolpa, potremmo dire che è un'operazione po' difficile perché non è una persona. Come si fa a dire a buon compleanno a una canzone? Se poi si tratta di «Napule è» siamo forse giustificati: nata ufficialmente come singolo nel luglio del 1977, data di rilascio secondo certificazione Fimi, sembra qui da sempre, insieme a noi. Non abbiamo quindi dimenticato una ricorrenza: la celebriamo continuamente e ad ogni ascolto, voluto o casuale, sempre ringraziando e salutando mentalmente Pino Daniele che la compose a 18 anni e la registrò a 22. Manifesto della canzone moderna napoletana, colonna sonora di una città intera, di un film candidato all'Oscar - «È stata la mano di Dio» di Paolo Sorrentino e di cento nostre nostalgie, per lei sembra valere la regola enunciata da Massimo Troisi in «Il postino»: la poesia, in questo caso musicale, è di chi gli serve.

Un anno fa, serviva, ad esempio, all'Asìa che per una campagna sulla raccolta differenziata ne parafrasava infelicemente un verso, i mille culure ridotti a cinque, uno per cassonetto. Purtroppo, le carte sporche abbondano comunque e, con la camminata int'e viche ostacolata dai tavolini, l'addore e mare evaporato nel caldo e nel fritto, la voce de' criature coperta da strepiti minacciosi, sembrano rimaste intatte solo le nostre mille paure e una verità sconosciuta ai più. 

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