La pioggia cercata ci coglie impreparati

La pioggia cercata ci coglie impreparati
di Raffaella R. Ferré
Sabato 5 Novembre 2022, 16:00
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Un po' abbiamo fatto finta fosse piacevole, finire settembre, passare ottobre e iniziare novembre con le maniche corte, il sole a spaccare le strade, non saper scegliere se mangiar un gelato, cominciare col panettone, fare il cambio di stagione o un bagno a mare, magari tutt'e quattro. E un po' ne abbiamo avuto paura: tutto questo caldo, è da maggio che non tira un filo d'aria vero e proprio, il cambiamento climatico, la frutta di stagione insieme alla fioritura dei gelsomini, con l'armamentario di calabroni, moscerini e gente quanta gente, napoletani e turisti ad affollare festante i tavolini all'aperto, far di tutta la città e soprattutto di quelle poche aree pedonali, un'immensa sagra di cibarie a buon mercato. L'abbiamo attesa lungamente per più di un mese, la frescura autunnale.

Ce la siamo chiamata, la pioggia e sapevamo che sarebbe arrivata prima o dopo. E adesso piove. Perché allora, come al solito, come fosse una cosa inaspettata, non siamo preparati, non lo sono le nostre strade, figuriamoci i nostri trasporti?

Di tempo ne abbiamo avuto, di avvisaglie e allerte anche, eppure eccoci qua. Siamo davvero condannati a dirci sempre le stesse cose ogni anno, scattare foto, leggere gli avvisi della Protezione Civile, fare la battuta topica a Napoli quando piove si aprono più strade che ombrelli , sciamare È malacqua!, citare Malacqua e rimandare impegni, spostare appuntamenti? Forse. Ma piove, piove e nessuno protesterà. 

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