A fare buoni propositi siamo stati bravi, ma a tre settimane dall'inizio dell'anno siamo già alla prova del coraggio e della caparbietà. L'entusiasmo deve sempre vedersela con il quotidiano grigiume, ma a Napoli le cose si complicano ulteriormente, ci si mette anche la forma mentis. In luogo del rinunciare a qualcosa per averne un ritorno più in là, il napoletano avrà sempre una vocina a dirgli di prendere il buono quando viene, perché il malamente non manca mai. Con tale logica, come portare avanti, allora, un proponimento ricorrente come la dieta? Con le feste appena trascorse e nessuna voglia alimentare insoddisfatta, questo dovrebbe essere il momento perfetto. Quando mai.
Su Napoli, già normalmente città del mangi chi può, incombe ora il Carnevale, nei negozi di alimentari e pasticcerie e forni, il migliaccio, il sanguinaccio e le chiacchiere, ormai tanto imbottite e glassate che sono discorsi di un'ora e mezza ciascuno.