Fenomeni napoletani: qui il vento si vede

Il vento significa anche qualcos'altro: fare attenzione

Vento a Napoli
Vento a Napoli
di Raffaella R. Ferré
Sabato 11 Marzo 2023, 09:17 - Ultimo agg. 25 Marzo, 16:30
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Temporali si smontano, via la nebbia che aveva mozzato il Vesuvio, nascosto San Martino. Lenzuola prendono vita, si gonfiano come vele, per molti è questo il momento per metterle ad asciugare dopo giorni alterni di pioggia. Alberi oscillano, alcuni pericolosamente, a ricordare che la cura del verde pubblico è sempre un tema attuale e in perdita. Ma nella città delle suppellettili, degli ammennicoli, del semovibile e del provvisorio, dei tavolini e dei gazebo, il vento significa anche qualcos'altro: fare attenzione.

Un esercizio a cui il cittadino napoletano dovrebbe essere abituato: quante sono le cose, tecnicamente assai comuni, spesso senza grande importanza, a cui invece dobbiamo guardare, impegnandovi completamente la testa in virtù della vita quotidiana a Napoli? Con un vento tra i 20 e i 30 nodi secondo WindFinder mappa online dei fenomeni ventosi a livello mondiale, amatissima da chi pratica kite, windsurf, vela e pesca e cioè capace di toccare i 60 chilometri orari, occorre tenere conto di pali, lampioni, impalcature, insegne, memori di cronache vecchie e nuove.

Resta poco della poeticità della canzone napoletana, da Aurelio Fierro con "S'è avutato o viento" a Pino Daniele che l'ha cantato più volte; come portuali o marinai, il nostro orizzonte è la manutenzione cittadina, il vento un'estensione del caso e del caos.

Sarà forse per questo che a Napoli, più che sentirlo, lo vediamo: «He' visto che viento?».

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