Se per debiti ci tocca vendere anche il Vesuvio

Se per debiti ci tocca vendere anche il Vesuvio
di Anna Trieste
Mercoledì 4 Aprile 2018, 17:59
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De Magistris ha i debiti. «Benvenuto nel club», potrebbe dire qualcuno ma il fatto è che c'è poco da motteggiare. Non sono debiti suoi ma debiti del Comune e dunque di tutti. Sono parecchi milioni di euro, come fare per metterli insieme prima che venga l'ufficiale giudiziario e ci butti tutti fuori costringendoci ad andare a vivere a Salerno? Escluso che si possano aumentare le tasse perché già sono al massimo e che si possano tagliare i servizi perché già sono al minimo, come ha spiegato lo stesso de Magistris l'unica soluzione è vendere o dare in garanzia gli immobili del Comune. E se invece vendessimo il Vesuvio? Ok, tecnicamente non sta proprio a Napoli ma è solamente un fatto residenziale, lo sanno tutti che il Vesuvio è di Napoli e dei napoletani. Pensate a quanti problemi si risolverebbero vendendo il Vesuvio! Oltre al debito, si risolverebbe pure il problema dell'oleografia (visto che tolto il Vesuvio non ci sarebbe più quell'orribile cartolina da Posillipo tanto odiata da alcuni intellettuali partenopei) e quello dei cori razzisti allo stadio perché eliminato il Vesuvio non resterebbe alcunché a cui chiedere l'eruzione. Certo, resta da capire chi mai potrebbe avere interesse a comprare un vulcano attivo la cui principale attività è dormire e però si può essere fiduciosi. Il sindaco ha trovato a Roma qualcuno che si accolla una parte del debito, mo' vuoi vedere che non trova qualcuno che si accolla pure il Vesuvio?
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