A via Fontanelle, sul limitare del Rione Sanità, si erge l’antico cimitero delle Fontanelle. In questa suggestiva necropoli sono conservati i resti di circa 40.000 defunti, tra le vittime della peste del 600 e quelle colpite dall’epidemia di colera dell’800. A questo luogo è indissolubilmente legato l’antico culto delle anime pezzentelle. Antica usanza dei napoletani è infatti quella di adottare un teschio, lucidarlo e prendersene cura in cambio di una grazia, di un piccolo miracolo. E sebbene tante di queste “capuzzelle” restino senza un’identità, i napoletani hanno rimediato trovando loro un nomignolo. È il caso di donna Concetta, detta “‘a capa che suda”, o del capitano che con la sua orbita nera come la pece non cessa di incuriosire i passanti e i devoti. Culti, leggende, storie sospese tra questo mondo e l’altro che da secoli continuano ad affascinare il popolo partenopeo e non solo.
Segreti napoletani: il cimitero delle Fontanelle e la capa che suda di donna Concetta
di Andrea Ruberto con Marco Perillo
Domenica 9 Giugno 2019, 09:00
- Ultimo agg.
10 Giugno, 11:54
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