Segreti napoletani: la mazzarella di San Giuseppe (da non «sfrocoliare»)

Segreti napoletani: la mazzarella di San Giuseppe (da non «sfrocoliare»)
di Andrea Ruberto con Marco Perillo
Domenica 2 Giugno 2019, 09:00 - Ultimo agg. 9 Giugno, 17:39
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«Nun sfruculià ‘a mazzarella ‘e San Giuseppe» è un detto molto comune a Napoli, utilizzato perlopiù nel senso di non mettere alla prova la pazienza altrui. Ma da dove deriva questo modo di dire? Per scoprirlo abbiamo fatto visita alla chiesa di San Giuseppe dell'Opera di vestire i nudi.

L’edificio sacro, posto sulla collina di San Potito, è un vero e proprio scrigno ricco di storia. L’antica arciconfraternita, oggi divenuta fondazione, San Giuseppe dei nudi è un ente di beneficenza fondato 280 anni fa con lo scopo di assistere le persone indigenti. L’ente trae il suo nome proprio dal santo che nelle parole del vangelo è lodato per la sua generosità e per il suo desiderio di fare del bene senza pretendere nulla in cambio. Ed è proprio qui, in questa chiesa a molti sconosciuta ma che cela incredibili bellezze, che è custodita la celebre mazzarella di San Giuseppe, rimasta custodita per tanti anni e oggi finalmente di nuovo esposta. Scopriamone la storia…
 
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