Abusi su due sorelline a Mercato San Severino, arrestato lo zio 60enne: «Sono geloso di voi»

Quando le ragazze di 11 e 15 gli erano affidate scattava la violenza

Abusi su due sorelline a Mercato San Severino
Abusi su due sorelline a Mercato San Severino
di Angela Trocini
Martedì 21 Febbraio 2023, 08:03 - Ultimo agg. 16:28
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Lo zio acquisito si sarebbe trasformato nell'uomo che avrebbe abusato di due sorelline. Due minori che le venivano affidate in quanto convivente della sorella della mamma e, quindi, ritenuto «uno di famiglia». Una persona fidata a cui affidare le due ragazzine, quando i genitori erano impegnati, per portarle al mare o a casa dei nonni a Salerno. In manette è finito un 60enne, domiciliato a Mercato San Severino anche se originario di Cava de' Tirreni, arrestato dai carabinieri della stazione di Fisciano su disposizione del gip Gerardina Romaniello del Tribunale di Salerno che ha emesso la misura cautelare in carcere per violenza sessuale aggravata e corruzione di due minorenni.

Baci sul collo e sulle labbra, palpeggiamenti, strusciamenti vari e una volta, a luglio 2018, avrebbe invitato la minore (all'epoca 11enne) a fare un bagno al mare lungo l'arenile di Mercatello e, una volta sott'acqua, le avrebbe mostrato il proprio pene. A raccontare le attenzioni dello zio, è stata la ragazzina che avrebbe subito più di una volta le molestie (tra Salerno e Mercato San Severino fino al 2022). In seguito, anche la sorella più grande (15enne all'epoca dei fatti) avrebbe riferito che mentre era a casa dei nonni a Salerno, l'uomo l'avrebbe fatta sedere sulle sue gambe e, infilatele le mani sotto la maglietta, le avrebbe accarezzato la schiena e palpeggiato il seno dandole baci sul collo (novembre 2017) e interrompendosi all'arrivo di un'altra persona (per la più grande delle sorelle è stato l'unico episodio).

Entrambe le ragazzine sono state escusse anche in incidente probatorio (a gennaio scorso) confermando il racconto reso ai carabinieri, dopo che la mamma si era rivolta al servizio di emergenza per l'infanzia 114 e denunciati i fatti: la donna aveva raccontato di aver raccolto le confidenza della figlia oggi 14enne che le aveva rivelato di subire abusi sessuali dal compagno della zia già da quando aveva 11 anni e di non aver mai parlato per paura e perchè all'inizio pensava trattarsi di dimostrazioni d'affetto.

E, invece, la ragazzina ha confidato alla madre di essere stata toccata più volte dal compagno della zia sia nelle parti intime, al di sopra dei pantaloni, sia sulla schiena che sul seno al di sotto della maglietta.

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La mamma ha anche depositato alcuni messaggi WhatsApp che la figlia avrebbe ricevuto dall'attuale indagato quando questi scoprì che la ragazzina stava frequentando un coetaneo del tipo «vedi che sono geloso, gli spezzo le gambe». In un secondo momento, anche l'altra figlia (più grande, ma sempre all'epoca dei fatti minorenne), confidò alla mamma di essere stata molestata dalla zio in un'occasione. Ed escussa anche lei dagli investigatori, aggiungeva una confidenza della sorellina, un episodio accaduto a casa dell'uomo (a Mercato San Severino) quando questi - in assenza della zia - vedendo la minore stesa sul letto si sarebbe avvicinato alla stessa, accarezzandole le gambe fino all'inguine, per poi lanciarsi su di lei con impeto e sfregare, senza denudarsi, le parti intime sul corpo della ragazzina. Spaventata, la piccola non riusciva a divincolarsi dalla presa dell'uomo, che le rivolgeva espressioni del tipo «sei bella», «bona, gnocca». In un'occasione di sarebbe anche offerto di depilare la ragazzina. Anche il fidanzato della sorella più grande è stato sentito durante le indagini, come persona informata sui fatti, confermando di essere stato informato «dalla sorellina della sua fidanzata, con la quale ha un ottimo rapporto, di aver subito violenze dallo zio». Nel frattempo la mamma delle ragazzine interrompeva i rapporti sia con la sorella che con il compagno mentre le indagini sono andate avanti anche, su disposizione del sostituto procuratore Gianpaolo Nuzzo titolare dell'inchiesta, con perquisizioni domiciliari che hanno portato al sequestro di un paio di telefonini.

Intanto l'indagato, nella giornata di ieri, è stato sottoposto ad interrogatorio di garanzia: l'uomo ha contestato le accuse, disconoscendo il racconto delle due ragazzine, fornendo le sue ragioni.
 

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