Abusi sulla nipotina, la 12enne
conferma le accuse allo zio

Abusi sulla nipotina, la 12enne conferma le accuse allo zio
di Nicola Sorrentino
Lunedì 22 Luglio 2019, 10:08
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Abusi e palpeggiamenti sulla nipotina di 12 anni, finisce indagato per violenza sessuale su un minore. In un'audizione protetta, la ragazzina ripercorre la vicenda e conferma le accuse. Sono gli elementi che fanno da sfondo a una delicata indagine della Procura di Nocera Inferiore, che ha iscritto nel registro degli indagati un uomo di 52 anni, accusato di violenza sessuale aggravata. I fatti risalgono alla scorsa estate a Fisciano, e sono stati recentemente affrontati e discussi in un incidente probatorio voluto dalla stessa procura per cristallizzare le accuse e arrivare al processo con la deposizione più importante a fungere da elemento di prova.

 

L'«ASCOLTO»
Durante l'audizione protetta, alla presenza di uno psicologo che filtrava le domande di avvocati e gip, la presunta vittima di questa storia, nipote dell'indagato, ha fornito la propria versione dei fatti. L'uomo è assistito e difeso dall'avvocato Giovanni Gioia, mentre la famiglia della piccola dal legale Marino Fiorenzo. Ci sono un paio di episodi al centro dell'indagine, avvenuti nella casa del nonno della piccola, dove viveva anche lo zio. Secondo quanto raccolto dagli inquirenti, l'uomo avrebbe toccato più volte la nipote nelle parti intime. Una circostanza confermata in gran parte durante l'incidente probatorio. La piccola non avrebbe riferito la cosa ai genitori, ma il padre sarebbe venuto a conoscenza di tutto questo da un parente. A quel punto avrebbe chiesto spiegazioni all'uomo, con il quale ci sarebbe stata anche una colluttazione. Poi la decisione, sempre del genitore, di sporgere denuncia alle forze dell'ordine. Il fascicolo d'indagine è nelle competenze del sostituto procuratore a Nocera Inferiore, Viviana Vessa, che ha iscritto formalmente l'uomo con le accuse di violenza sessuale aggravata su minore. In seguito, è arrivata la richiesta di incidente probatorio, prassi necessaria per fornire una veridicità alle accuse mosse dalla piccola nei riguardi del proprio zio. L'attendibilità della minore è stata già valutata in una fase precedente, con una perizia chiesta dalla procura che ne ha confermato la veridicità. La piccola, seppur presa da momenti di confusione, avrebbe fornito dettagli su quella serie di episodi avvenuti a distanza di tempo, nei quali lo zio avrebbe abusato di lei. Non una violenza vera e propria, ma palpeggiamenti e ammiccamenti che la legge circoscrive sempre nella sfera del reato di violenza sessuale.
L'inchiesta tuttavia non è ancora conclusa, perché le parti si sono aggiornate a ottobre. In quella data, i consulenti che hanno partecipato all'incidente probatorio stenderanno una relazione su quanto raccontato dalla dodicenne. Oltre agli episodi dei quali la stessa ha riferito, sarà analizzato anche il contesto nel quale sarebbero maturati, come avviene in questi casi, e l'influenza che lo stesso avrebbe potuto avere sulla piccola e sui suoi comportamenti. Una volta depositata la consulenza, la procura deciderà poi se chiedere o meno il processo per il 52enne, che in quel caso avrà la possibilità di difendersi in un pubblico processo, rispetto alle accuse che gli vengono mosse. Il cuore dell'inchiesta infatti è tutto li, in un paio di episodi finiti in una denuncia sporta dal padre della piccola, il quale a sua volta raccolse le confidenze della figlia contro lo zio. Sentire la minore in modalità protetta per la procura è stato necessario, in virtù del tempo trascorso e dalla possibilità di poter conservare quei ricordi, per poi utilizzarli in un eventuale dibattimento davanti a un collegio di giudici.
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