Salerno, il villaggio degli invisibili a due passi dalla city tra degrado e sporcizia

Accampamento abusivo nel sottoponte alla foce dell’Irno: in azione le ruspe. Materassi e tavolini tra la spazzatura

L'area interessata dallo sgombero
L'area interessata dallo sgombero
di Gianluca Sollazzo
Giovedì 8 Giugno 2023, 07:00 - Ultimo agg. 08:20
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Erano accampati vicino alla foce del fiume Irno, sotto il ponte della città invisibile. Vivevano in condizioni igienico sanitarie precarie a due passi dal Grand Hotel e dagli uffici del centro di igiene mentale. Materassi immersi tra bisogni umani e vegetazione alta, masserizie varie affastagliate l’una sull’altra, cumuli di rifiuti proprio a due passi da condomini e zone abitate.

Una immagine di degrado cancellata ieri mattina con una maxi operazione degli agenti del nucleo operativo e ambientale della Polizia municipale, guidata dal comandante Rosario Battipaglia, che ha consentito di sgomberare un maxi insediamenti proprio alle porte della city. Il blitz dei caschi bianchi, coadiuvati dalle squadre di Salerno Pulita, ha interessato il sottoponte della foce dell’Irno dove si erano accampate almeno cinque persone extracomunitarie. Poco prima dell’arrivo del nucleo operativo della polizia locale, diretto dal capitano Mario Elia, gli accampati si sono allontanati dandosi alla fuga. L’area sgomberata dai caschi bianchi versava ormai da alcuni giorni nel totale degrado facendo scattare le proteste dei residenti.

Ruspe in azione dopo le 10 di ieri per rimuovere due materassi, tavolini, anche un mini divanetto. E ancora, tende e quant’altro per dormire la notte. Il rifugio della città invisibile era frequentatissimo di notte. Tra coperte, rifiuti, sedie, c’era di tutto per arredare un monolocale. Durante le operazioni di sopralluogo si è registrato anche il ferimento di un agente della polizia locale, per il quale è stato necessario il trasferimento in ospedale. Gli agenti coordinati dal capitano Elia hanno effettuato anche un sopralluogo lungo le sponde dell’Irno per individuare altri possibili accampamenti. «L’intervento è finalizzato ad eliminare un problema di degrado urbano ed ambientale non privo di pericoli per la sicurezza»: sottolinea il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli. «Rendere più sicuro e decoroso il centro della città è l’obiettivo che ci poniamo anche nel prosieguo dell’estate – dichiara Claudio Tringali, assessore alla sicurezza – Gli accampamenti stanno aumentando, come del resto in tutte le grandi città». Il covo degli invisibili sorgeva a pochi metri dal grand Hotel, dalla stazione ferroviaria che richiama turisti in vacanza. Già a dicembre del 2013 sotto lo stesso ponte, nella stessa zona della Lungoirno, i vigili urbani scoprirono due fratellini che dormivano con la famiglia in condizioni di estremo degrado. Blitz frequenti anche nel 2017 e nel 2018, con bonifiche necessarie dell’area adibita ad accampamento per senza tetto alle porte della city. Gli accampamenti del sottoponte del fiume Irno possono essere molto pericolosi. In caso di piogge intense si potrebbe registrare anche il pericoloso ingrossamento del fiume con rischio per gli occupanti abusivi dell’area. Quindi quello di ieri è stato un intervento a tutela del decoro turistico estivo e della incolumità degli accampati. I controlli anti bivacco proseguiranno anche nelle prossime settimane per frenare il dilagare di sacche di vagabondaggio cittadino, al contempo i caschi bianchi procederanno a segnalare ai servizi sociali del Comune le persone bisognose di aiuto e di un posto letto.

Dalla tutela del decoro urbano al fronte sicurezza stradale. Ieri l’annuncio da parte del Mattino dell’avio dei controlli con autovelox anche sulla Lungoirno e in viale Unità d’Italia dopo i monitoraggi sul Lungomare durati cinque mesi. Per il sindaco Napoli non si tratta di una mera azione repressiva bensì di una battaglia per la sicurezza dei cittadini. «Salerno è stata funestata da morti per incidenti stradali - dichiara il sindaco di Salerno - quindi si è ravvisata la pericolosità elevata su determinate strade, metteremo le illuminazioni sui passaggi pedonali. L’autovelox non è solo un mezzo per fare altre multe ma una protezione dei pedoni e degli automobilisti, non c’è volontà persecutoria.

Dobbiamo evitare tragedie».

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