La reliquia di Sant'Antonio,
dono eterno per Altavilla Silentina

La reliquia di Sant'Antonio, dono eterno per Altavilla Silentina
di Giuseppe Pecorelli
Lunedì 18 Marzo 2019, 06:05 - Ultimo agg. 06:40
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Alle cinque del pomeriggio di ieri, una preziosissima reliquia di Sant’Antonio di Padova, santo venerato in tutto il mondo, è stata accolta in piazza Umberto I dalla comunità di Altavilla Silentina, guidata dal padre vocazionista Arley Tobar, parroco di Sant’Antonino e Sant’Egidio dal 2017. Il religioso, insieme ai confratelli Sebastian Apete e Bonaventura Iheanocho, ha presieduto la processione per le vie del paese. In prima fila, erano i bambini, in una sorta di passaggio del testimone nella devozione al santo e nelle tradizioni religiose, subito dopo le mozzette marroni degli uomini e delle donne della congrega Maria Santissima del Carmine. 

Il corteo religioso si è concluso con l’ingresso della teca nel convento di San Francesco, dove il reliquiario resterà per sempre. È tra l’altro una reliquia definita “di prima classe” perché non si tratta di un pezzo di tessuto, tratto da un mantello, un velo, un abito del santo né di oggetti che Sant’Antonio ha utilizzato in vita, ma addirittura di un frammento del suo corpo. Per il paese è un fatto storico, voluto da padre Ariel, che è anche rettore del convento, per ribadire il legame di Altavilla con il grande santo portoghese vissuto nel XIII secolo. Un rapporto reso ancora più forte da un episodio narrato dagli annali e risalente al 1799, duecentoventi anni fa. 
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