Picchia con violenza i carabinieri:
​«Sento le voci, erano il male»

Picchia con violenza i carabinieri: «Sento le voci, erano il male»
di Nicola Sorrentino
Mercoledì 6 Febbraio 2019, 18:15 - Ultimo agg. 18:22
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NOCERA INFERIORE. Vaga per strada, ma quando viene fermata dai carabinieri, li aggredisce con violenza e senza alcuna ragione. Secondo la testimonianza dei militari, lo avrebbe fatto perchè sentiva "le voci. Per lei eravamo il male". E' stata arrestata giorni fa una 30enne romena, residente in una casa famiglia di Salerno, per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. La donna era stata vista vagare per strada, di notte, tra i comuni di Nocera Inferiore e Pagani. A suo dire, stava cercando di tornare a Salerno, nella sua residenza. Sul posto era giunta prima un'ambulanza e poi i carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore, temendo qualche gesto inconsulto della straniera. Quando però la donna è stata invitata a fermarsi, prima ha rifiutato di farsi identificare, poi ha tentato di scappare. Dopo essersi barricata nei pressi di un'abitazione, ha cominciato poi ad inveire contro i militari, lanciando loro contro dei vasi raccolti da terra, per poi provare a colpirli con un bastone.

Ad uno dei militari che tentava di calmarla era riuscita anche a strappare il telefono dalle mani, utilizzato dallo stesso per chiamare rinforzi. Con almeno un militare, si è infatti registrata una breve colluttazione. Comparsa dinanzi al giudice per la direttissima, la donna ha fornito il giorno seguente la sua spiegazione, a tratti "delirante" secondo i presenti, sui motivi di quell'aggressione. Durante l'udienza di convalida, i carabinieri hanno testimoniato sulla dinamica dei fatti, spiegando che la donna li aveva identificati con "il male", contrapposto alle "luci bianche" delle auto che transitavano quella sera, che invece simboleggiavano il "bene". Nella sua testimonianza, invece, la donna ha aggiunto di non aver capito che quelli che la inseguivano fossero dei carabinieri. Ha negato di soffrire di problemi psichici, secondo quanto avrebbero accertato diverse commissioni. Ma per la pubblica accusa era in stato di alterazione per l'assunzione di "sostanze droganti". Al termine dell'udienza, il giudice ha convalidato l'arresto, per poi liberare la donna, incensurata, assistita dal legale d'ufficio Angelo Longobardi, che si era opposto al divieto di dimora nella provincia di Salerno come chiesto dal pubblico ministero.
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