Il dramma di Biagio, morto a 15 anni
dopo un tuffo dalla barca con il papà

Tragedia ieri pomeriggio nelle acque a largo del porto di Agropoli. Un ragazzo di 15 anni, Biagio Manganelli, è morto mentre faceva il bagno con il papà Giuseppe. Erano circa le 15 quando quando i due hanno lasciato i pontili della Lega Navale Italiana con la loro imbarcazione a vela di circa sette metri. Erano usciti dal porto, si erano allontanati un po' dalla costa; il mare era apparentemente calmo, ma una forte corrente trascinava verso il largo. Il 15enne, una volta tuffatosi, forse è stato colto di sorpresa e non è riuscito a nuotare verso l'imbarcazione. Nel vederlo in difficoltà il padre ha tentato disperatamente di raggiungerlo a nuoto e riportarlo a riva ma senza riuscirci.
 
La barca, intanto, rimasta ingovernata, è andata alla deriva fino ad urtare contro gli scogli del molo di sottoflutto del porto di Agropoli. Proprio nel notare l'imbarcazione alla deriva alcuni diportisti hanno fatto l'allarme.

Sul posto è immediatamente intervenuta la guardia costiera di Agropoli, agli ordini del comandante, il tenente di vascello Giulio Cimmino e del luogotenente Nello Fiorito. Le motovedette hanno subito avviato le ricerche, riuscendo prima ad individuare e mettere in salvo Giuseppe Manganelli e poi, dopo diversi minuti, ad intercettare il corpo del figlio. Per il giovane, però, ormai non c'era più nulla da fare. Il cadavere è stato recuperato e portato sul molo del porto di Agropoli; da qui trasferito presso l'obitorio dell'ospedale civile per l'esame esterno da parte del medico legale Adamo Maiese.

Scene drammatiche si sono vissute quando Clelia, la madre di Biagio, ha appreso la tremenda notizia. La donna si trovava presso i pontili della Lega Navale Italiana, speranzosa di avere buone notizie dai soccorritori. Invece è arrivato l'annuncio che suo figlio era morto. Si sono vissuti attimi di disperazione; i sanitari della Croce Azzurra di Agropoli, inviati dalla centrale operativa del 118, hanno dovuto applicarle una flebo vedendo le sue precarie condizioni. I tanti soci della Lega Navale presenti, scossi per il dolore, hanno tentato di starle vicino. Poi è giunto sul posto anche il padre, Giuseppe, operaio, che si è stretto in un lungo abbraccio con la moglie prima di raggiungere l'ospedale per rivedere la salma del figlio.

Quanti lo conoscevano lo descrivono come un ragazzo schivo, riservato, amante del mare. Frequentava da sempre la Lega Navale, amava le barche a vela, partecipava anche a gare con dei modellini in scala. «Biagio era un bravissimo ragazzo, era la nostra mascotte», racconta in lacrime un membro dell'associazione, anche lui appena rientrato da una giornata in barca. Sulla dinamica dell'accaduto indagano gli uomini della capitaneria di porto. C'è chi ipotizza che il giovane Biagio abbia avvertito un malore e per questo non sia riuscito a nuotare in direzione della barca. Il medico legale ha confermato che il decesso è avvenuto per annegamento; non è stato necessario eseguire l'autopsia. La salma è stata liberata per permettere l'organizzazione dei funerali. Il 15enne, studente del liceo musicale Alfonso Gatto, lascia il padre Giuseppe e la madre Clelia che hanno perso il loro unico figlio.

La notizia della tragedia si è diffusa velocemente ad Agropoli, provocando rabbia e dolore per la dinamica dell'accaduto e la giovane età della vittima. Tra pochi giorni la città festeggerà la Madonna di Costantinopoli, protettrice dei pescatori, e durante la novena di ieri un ricordo è andato anche al giovane Biagio. Episodi del genere non sono purtroppo nuovi lungo la costa cilentana. Un anno fa (era il 19 luglio 2018) a Palinuro perse la vita un giovane di Rofrano, il 18enne Pasquale Lettieri. Il giovane stava nuotando con un amico quando la corrente lo trascinò a largo facendolo annegare. ll suo corpo fu ritrovato dopo due giorni di ricerche a largo della località Saline.