La rassegna letteraria “Amalfi d’Autore. Incontri letterari”, promossa dal Comune di Amalfi in collaborazione con la Delia Agenzia Letteraria, prosegue martedì 9 agosto, alle 21, in largo Duca Piccolomini con Totò Cascio, autore di “La gloria e la prova. Il mio nuovo cinema paradiso 2.0” (Baldini+Castoldi). La rassegna si inserisce nel più ampio cartellone degli eventi estivi promosso dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Daniele Milano.
Salvatore Cascio, detto Totò, è il bambino protagonista di Nuovo Cinema Paradiso, nell’indimenticabile capolavoro di Giuseppe - che lui chiama affettuosamente Peppuccio - Tornatore, vincitore del Premio Oscar per il miglior film straniero quindici anni dopo Amarcord di Fellini.
«Il mio piccolo Totò, stregato da una sala cinematografica, aveva smesso di essere bambino, - scrive Giuseppe Tornatore nella prefazione - ma senza perdere l’innocenza del suo modo di vedere le cose. Al contrario, il non poterle più vedere gli regalava il dono di guardare lontano».
«È la storia di una sfida e di una rinascita, dal forte risvolto motivazionale – sottolinea l’assessore alla Cultura Enza Cobalto – Siamo molto orgogliosi di poter ospitare e dialogare con Totò Cascio, che tutti noi abbiamo amato in Nuovo Cinema Paradiso, con un personaggio che ha emozionato e fatto sognare ed in cui tanti si sono ritrovati nel grande amore per il cinema. La sua oggi è una storia di vita difficile, ma di grande ispirazione, perché lancia messaggi importanti, in primis a non arrendersi, perché la vita va vissuta in tutta le sue sfumature. Insieme all’autore, ospitato in uno dei luoghi più intimi e suggestivi di Amalfi, largo Piccolomini, prosegue il viaggio di Amalfi d’Autore, questa volta con un genere autobiografico. Stiamo esplorando mondi diversi, dal saggio all’attualità, a libri che ci riportano alla centralità dell’essere umano. La letteratura è libertà».
Oggi, a 42 anni, Totò Cascio ha trovato la forza e la voglia di raccontare la sua esperienza in un libro che è insieme memoir cinematografico e racconto di formazione e di rinascita. Grazie alla sua fede, al suo coraggio e alla consapevolezza acquisita, ora può tornare a vivere una vita degna di essere vissuta ed è questo il suo «Nuovo Cinema Paradiso 2.0», dice scherzando. Così, rinato, lancia un segnale a chi è nella sua condizione: non nascondetevi, anzi imparate ad accettarvi.
«Senza accettarsi, ci si porta dentro l’avversario più feroce. Me lo disse anche Andrea Bocelli: Totò, non è un disonore. Sono state parole illuminanti».