I ragazzi dell’Area Penale di Napoli, divenuti sub tramite il progetto Bust Busters, si immergeranno sabato prossimo nelle acque di Amalfi accompagnati dai Palombari della Marina Militare.
Aniello Cuciniello (capitano di vascello della Marina Militare) presenta così l'operazione: «Dopo il successo delle operazioni svolte a Napoli, il progetto Bust Busters sbarca ad Amalfi, storica repubblica marinara. E in questo luogo iconico, ancora una volta la Marina Militare, rappresentata dal Quartier Generale Marina di Napoli e dal Nucleo Sdai di Napoli, opererà in sinergia con le istituzioni locali e le associazioni di volontariato a favore di un virtuoso progetto di legalità».
«Al termine delle operazioni, presso lo storico arsenale di Amalfi, sarà possibile visitare uno stand espositivo dei reparti subacquei della Marina Militare. Nel 2023 infatti, il 10 febbraio – ha continuato Cuciniello - i palombari della Marina Militare hanno celebrato il novantennale dell’istituzione della categoria nata nel 1933 come istituzione della Regia Marina. Questa ed altre manifestazioni che si svolgeranno sul territorio italiano quest'anno sono volte a festeggiare l'importante ricorrenza per i Reparti Subacquei del Comsubin. Quest'anno, infatti, ricorre il novantennale della costituzione della categoria dei Palombari che accomunò le peculiarità già esistenti con i Torpedinieri e che vedono la loro nascita nel lontano 1849.
«I ragazzi del Centro di Giustizia Minorile di Napoli saranno impegnati in una attività sociale di pulizia fondali e questa volta saremo ad Amalfi nel cuore della Costiera Amafitana. Nel tempo stanno acquisendo esperienza – ha dichiarato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia - competenza e capacità operativa elemento utile a poter procedere al meglio nelle loro attività e nel pieno della consapevolezza, ci chiedono di poter procedere con nuove attività condivise. Ringrazio da subito la Marina Militare per la sua disponibilità. Ringraziamo il Comune di Amalfi, il sindaco Daniele Milano, in quanto tale operazione rientrerà in un programma più ampio di tutela del patrimonio ambientale voluto dal Comune di Amalfi».
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