Ambiente, ridotte le ore ai lavoratori: è scontro con Isam, pronto lo sciopero

Nuovo sciopero dei lavoratori della società aggiudicataria dell'appalto biennale per la manutenzione del verde pubblico a Salerno

Un gruppo di lavoratori
Un gruppo di lavoratori
di Brigida Vicinanza
Sabato 12 Novembre 2022, 07:27 - Ultimo agg. 20:25
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C'è l'ombra di un nuovo sciopero dei lavoratori ex cooperative attualmente in forza alla Isam, aggiudicataria dell'appalto biennale per la manutenzione del verde pubblico per il Comune di Salerno. Sono pronti ad incrociare le braccia e a riunirsi nuovamente in presidio davanti a palazzo di città lunedì, se l'azienda non ritirerà il nuovo ordine di servizio (start previsto il 14 novembre) che prevede la riduzione degli orari e giorni di lavoro con conseguente diminuzione del personale impegnato in strada. Una matassa difficile da sbrogliare che fa ritornare tutti al punto di partenza e pone in bilico - nuovamente - i lavoratori, facendo storcere il naso anche all'amministrazione comunale costretta a fare i conti con lo stato in cui versa la città. Insomma, un vero e proprio cortocircuito che vede tanti attori protagonisti: la Isam, il Comune di Salerno e i sindacati con i lavoratori che si dicono «esasperati e senza la possibilità di vivere serenamente con la fame che bussa alle porte dove ci sono le nostre famiglie: soltanto due stipendi ricevuti finora, nonostante il lavoro effettuato e che non è ancora concluso anche se dall'azienda affermano il contrario».

Ieri mattina, infatti, il presidio in via Roma ha portato ad un nulla di fatto o almeno ad una nuova situazione di stand by. I sindacati insieme ai rappresentanti degli operai hanno incontrato il capostaff del sindaco, Vincenzo Luciano, per richiedere di far revocare l'ordine di servizio alla società e provare a scongiurare lo stop al servizio. «Dal Comune hanno cercato di interloquire con la Isam ma il capo della commessa non è in Italia. Prendiamo atto della disponibilità dell'amministrazione. Abbiamo chiesto provvedimenti incisivi e se occorre la messa in mora dell'azienda - dichiara il segretario della Fiadel, Angelo Rispoli - fino ad arrivare ad un'eventuale rescissione del contratto perché non si sta rispettando il capitolato d'appalto». Probabilmente un incontro Comune - Isam ci sarà martedì ma gli equilibri sembrano essere compromessi. Oltre ai lavoratori assunti dalla società di Roma con contratto a tempo determinato, rimane in attesa anche chi si occupava della gestione dei parchi cittadini e del verde dei plessi scolastici.

Su quest'ultimo punto sarebbe pronta una determina del Comune che potrebbe mettere la parola fine al caso.

La Cgil continua a battere sul «superamento delle criticità integrando il servizio e i lavoratori in una società partecipata perché in questo ping-pong gli operai sembrano essere la pallina». «L'ente appaltante - sottolinea Alferio Bottiglieri (Flai Cgil) - chiede di utilizzare il massimo della forza lavoro attualmente in capo alla Isam per portare a termine anche il lavoro arretrato. Riteniamo che bisogna aumentare il personale in strada e che le parti debbano confrontarsi. Oggi, invece, si sta diminuendo». Ed è proprio la diminuzione del monte ore a rappresentare l'ostacolo più grande e a preoccupare: se ogni mattina sarà in strada una sola squadra con 6 operai, gli altri dovranno fermarsi sperando poi di accumulare comunque ore utili per avere diritto ad una eventuale disoccupazione. «Il dato che emerge è l'inconsistenza della gara - secondo Antonio Capezzuto, segretario Fp Cgil - con un ribasso al 30% ci si mette nella condizione di avere un'organizzazione del lavoro non rispondente alle necessità della città. La nostra preoccupazione non è per l'anno in corso ma per il 2023. Questa situazione va superata: c'è bisogno di integrare i servizi all'interno dell'amministrazione creando una società partecipata ad hoc oppure assorbendo i lavoratori in società partecipate esistenti».

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