Ambulatori riattivati negli ospedali,
al palo la rete dell'assistenza

Ambulatori riattivati negli ospedali, al palo la rete dell'assistenza
di Sabino Russo
Domenica 30 Gennaio 2022, 11:29 - Ultimo agg. 19:49
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Riattivati gli ambulatori negli ospedali e nei distretti sanitari salernitani. Resta da sbrogliare ancora, però, tutta la matassa legata alla rete dell'assistenza sul territorio e ai medici di base. Sfondata, nel frattempo, anche quota 160mila contagi nel salernitano. Sono 2155 i tamponi positivi comunicati ieri dall'Unità di crisi. Da segnalare anche un morto a Eboli.

Sono di nuovo operativi da qualche giorno gli ambulatori negli ospedali e nei distretti sanitari, dopo la nota di qualche giorno fa della Regione, inviata a tutte le direzioni delle aziende sanitarie e ospedaliere, in cui disponeva il ripristino di tutte le attività di specialistica ambulatoriale negli ospedali, dando mandato agli stessi direttori generali di adottare ogni misura utile a prevenire la diffusione del contagio. Le attività erano state sospese qualche settimana fa per coprire i vuoti di organico nelle corsie covid riattivate dopo l'impennata di nuovi casi. A rendere la situazione ancora più difficile, poi, il ritorno a pagamento, da lunedì scorso e fino a fine mese, delle analisi di laboratorio, la radiodiagnostica, la medicina nucleare e le branche a visita in molti centri convenzionati della provincia, a causa dell'esaurimento dei tetti di struttura. Una situazione che rende necessario affrontare il discorso relativo al riordino dell'assistenza territoriale e dei medici di base.

Sono 2.155, intanto, i tamponi positivi comunicati ieri dall'Unità di crisi in tutta la provincia di Salerno.

In calo il numero dei casi nella valle metelliana, dove sono 2100 i cavesi attualmente positivi, 4 ospedalizzati, 436 nuovi guariti e 53 deceduti totali. La percentuale dei nuovi positivi dal 17 al 23 gennaio è del 13,69 per cento. Altri 49 nuovi casi si contano a Campagna e ben 260 a Sarno. Inoltre, altri 26 si registrano a San Marzano, 36 a Mercato San Severino, 8 a Laurito, 60 ad Agropoli, 26 a Fisciano, 5 a Giffoni Sei Casali, 5 a Pellezzano, 5 a Vietri sul Mare, 25 a Castellabate, 6 a Postiglione, a Centola il totale dei positivi è 58, 1 a Minori, 17 a Giffoni Valle Piana, 8 a Oliveto Citra, 99 a Scafati (dal 20 al 27 gennaio), 171 a Eboli (negli ultimi due giorni), 7 a Praiano, 6 ad Amalfi. 

Oggi, dalle 9 alle 17, l'Arsenale di Amalfi ospiterà un open day vaccinale ad accesso libero per chiunque e senza alcuna prenotazione. Necessario presentarsi muniti di tessera sanitaria. Sarà possibile ricevere prima, seconda e terza dose di vaccino per tutti i cittadini dai 12 anni in su. È possibile effettuare la terza dose di vaccino trascorsi 4 mesi dalla seconda dose o dalla positività al covid. Prosegue con successo, inoltre, la campagna nelle scuole di Salerno. Sono 150 i vaccinati, ieri, al liceo classico Tasso. Si continua oggi all'alberghiero Virtuoso. Diminuiscono i nuovi positivi, ma resta stabile la curva dei contagi in Campania. Numeri alla mano, il virus fa registrare 11.020 positivi su 81.450 tamponi esaminati, 1.115 in meno di ieri con 1.840 test processati in meno. In percentuale, significa che è positivo il 13,53 per cento, poco più di ieri quando il tasso di positività era al 14,57 per cento. Sono 20 i decessi contabilizzati ieri. Cresce anche il numero dei ricoveri ospedalieri: 1.395 ricoverati con sintomi, otto in più di ieri, e 91 malati in terapia intensiva, nove in meno. 

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Sette mesi di mancati rimborsi per il servizio 118 a Campagna vengono denunciati dall'associazione Vopi. «La nostra organizzazione si fa carico come in convenzione delle spese per la gestione del servizio, spese materiale sanitario, ammortamento, assistenza ad elettromedicali, presidi sanitari e quelle collegate al servizio - scrive il presidente - Purtroppo, l'associazione non potrà sostenere altri ritardi e pertanto non ne risponderà nel caso si evincano disservizi ed inefficienze. I fornitori non attendono ritardi di pagamento e visto il periodo di crisi dovuto alla pandemia richiedono il pagamento delle prestazioni e o dei servizi che offrono per garantire assistenza e continuità».

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