Addio Valiante, la vedova Vassallo:
va via senza conoscere la verità

Addio Valiante, la vedova Vassallo: va via senza conoscere la verità
di Antonio Vuolo
Mercoledì 9 Gennaio 2019, 06:20 - Ultimo agg. 14:42
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Tra l’onorevole Antonio Valiante e Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica ucciso nel 2010, c’era un’amicizia eccezionale. Li univa l’amore per la propria terra e la passione per la politica, quella concreta, quella capace di rispondere alle istanze di un territorio e dei cittadini che lo popolano. «L’onorevole voleva bene ad Angelo come un figlio. Ha sofferto tanto per la sua morte ed è stato sempre vicino alla nostra famiglia. Ha condiviso insieme a noi sin dal primo giorno il dolore per la morte di Angelo» ricorda così, oggi, quel legame, Angela Amendola, vedova del sindaco pescatore. 

Il Cilento ha perso anche l’onorevole Valiante. Che rapporto c’era tra lui e suo marito, Angelo Vassallo? 
«Si volevano molto bene. Per l’onorevole Angelo era come un figlio e viceversa. I due avevano un rapporto straordinario. È stato molto male quando è morto mio marito e se n’è andato purtroppo anche lui senza conoscere la verità sul delitto». 

Valiante è stato uno di quelli che si è battuto più di ogni altro proprio perché non si spegnesse la luce sul delitto del sindaco pescatore? 
«Sì, infatti è stato sempre molto vicino alla nostra famiglia, contrariamente a tanti che dopo la morte di Angelo si sono allontanati. Lui, invece, è stato sempre presente, ricorrenze e non ricorrenze. E ogni volta che ci incontravamo uscivano le lacrime pensando a quanto era accaduto. Mi rammarico che se n’è andato senza sapere cosa è accaduto al suo amico». 

Come nasce questo legame così forte tra suo marito e l’onorevole Valiante? 
«Tra i due c’erano stima e rispetto. Condividevano idee e progetti per il Cilento. Di fondo, ad accomunarli c’era sicuramente il grande amore per la loro terra. L’onorevole era una fonte di consigli per mio marito». 
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