Falegname di 83 anni aggredito in strada:
calci e pugni in faccia, è giallo a Nocera

Falegname di 83 anni aggredito in strada: calci e pugni in faccia, è giallo a Nocera
di Nello Ferrigno
Venerdì 18 Settembre 2020, 06:30 - Ultimo agg. 08:13
2 Minuti di Lettura

Non ci sono immagini, le telecamere di videosorveglianza della zona sono guaste. Non ci sono testimoni, almeno sino ad oggi, nessuno ha visto massacrare di botte un uomo. Non ci sono tracce, i carabinieri non ne hanno trovate. Le uniche cose certe sono le fratture e le ferite al volto, la commozione cerebrale, gli ematomi sulle gambe e sulle braccia di un falegname di 83 anni. L’anziano non ricorda nulla. Solo un colpo alla testa. L’aggressione, sembra essere questa la pista seguita, sarebbe avvenuta mercoledì scorso verso le 18,30 in via Montalbino, vicino la parrocchia di San Prisco, al quartiere Montevescovado di Nocera Inferiore. In quel punto, vicino all’incrocio tra via Montalbino e via San Prisco, una persona ha visto Michele Cristallo ferito e confuso ed ha immediatamente chiamato il figlio Basilio Cristallo. È stato lui ad allertare un’ambulanza del 118 per soccorrere il padre.

«Alcuni vicini di casa – ha raccontato – mi hanno chiamato perchè avevano visto mio padre rientrare a casa ferito e sanguinante. Nel quartiere lo conoscono tutti ed è ben voluto anche per la sua disponibilità quando qualcuno aveva bisogno di un falegname. Gli ho chiesto cosa fosse successo ma non mi ha saputo dire nulla, ricorda soltanto che stava rientrando da una passeggiata nelle campagne di Monte Albino quando ha sentito un colpo alla testa. Non ricorda nemmeno come fosse rientrato a casa. L’ho trovato seduto in cucina dolorante e impaurito». Secondo i medici le ferite riscontrate sul corpo dell’anziano sono compatibili con una violenta aggressione, calci e pugni al volto e su altre zone del corpo, una ferita alla testa, un’altra all’occhio destro. Le indicazioni dei sanitari escluderebbero un incidente stradale, magari un’auto che ha investito il falegname senza poi soccorrerlo. Così come non è tenuta in considerazione una caduta accidentale. «Ho dei sospetti ed una mia idea ma l’ho riferita soltanto ai carabinieri» ha detto il figlio della vittima. «Difficile da provare anche il tentativo di rapina finito male, non sembra mancare nulla dal portafoglio che papà aveva in tasca».

© RIPRODUZIONE RISERVATA