Anziano travolto e ucciso a Salerno, la beffa della telecamera: al lungomare non funziona

Dai primi rilievi l'investitore andava oltre il limite di 40 chilometri orari

Il corpo dell'anziano sull'asfalto
Il corpo dell'anziano sull'asfalto
di Gianluca Sollazzo
Venerdì 3 Febbraio 2023, 07:35 - Ultimo agg. 4 Febbraio, 09:00
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La beffa nella tragedia. Non ci sono immagini o riprese che abbiano immortalato il momento dell'impatto in cui ha perso la vita l'84enne Michele Tabano, falciato mercoledi da uno scooter in corsa sul lungomare Marconi. Un impatto fatale che non è stato ripreso da nessuna telecamera funzionante sul tratto killer del lungomare di Torrione.

Lo si apprende dalle indagini effettuate dalla Polizia municipale per la ricostruzione della dinamica dell'investimento mortale, il secondo nel giro di un mese dall'inizio dell'anno dopo quello in cui ha perso la vita in via Lista la 27enne ricercatrice Assem. Tabano viveva da anni a Torrione ma era originario di Roccadaspide. Stava andando a fare una passeggiata sui viali del lungomare per godersi un po' di sole. Ma lungo la strada ha trovato un destino implacabile che non l'ha lasciato scampo.
 

La scena dell'impatto violento all'altezza dell'incrocio con via Perito non potrà mai essere rivista e analizzata dagli investigatori perché su quel tratto del lungomare Marconi c'è una telecamera, ma non è funzionante. Una beffa nella tragedia. Un altro elemento che fa rabbia ai parenti della vittima, che ieri hanno detto addio all'84enne nella chiesa della Natività di Roccadaspide.

Le indagini sono quindi in salita. Ma questo non ha fermato gli agenti della polizia locale, che hanno lavorato tutta la giornata di mercoledì e buona parte di ieri per ricostruire l'accaduto.

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Gli agenti coordinati dal capitano Angelo Vicinanza hanno inviato alla Procura della Repubblica una notizia di reato per omicidio stradale a carico del medico 56enne dell'ospedale Ruggi che ha investito e ucciso l'84enne cilentano. A quanto si apprende, i caschi bianchi non hanno ancora ascoltato il medico perché in condizioni non lucide a seguito del violento trauma cranico riportato nell'impatto. La dinamica non è ancora chiara e nel tratto stradale interessato è assente una videocamera di sorveglianza che possa aver registrato la scena. Ma c'è una ipotesi che è stata rilevata dagli agenti: l'investitore potrebbe essere stato accecato dal sole e non ha visto l'anziano mentre attraversava. Sicuramente, si apprende dalle indagini, lo scooter che ha colpito Tabano viaggiava ad una velocità non rientrante nel limite dei 40 chilometri orari fissato dalle indicazioni stradali. Ieri l'ultimo saluto dell'anziano nel suo paese natio. «Caro papà - scrive su Facebook la figlia dell'84enne, Barbara Tabano - eri legato forte alla vita, sei stato un grande padre, marito e nonno, un mito per tutti noi, ci hai insegnato l'onestà, la serietà, il rigore morale, lasci un vuoto incolmabile nelle nostre vite, ti amo per sempre papà». Tabano era un rappresentante della Ferrerro. Nella valle del Calore, soprattutto negli anni cinquanta, era denominato signor Ferrero. Amava la vita, le passeggiate, la sua famiglia e la sua compagna Tina.

Ieri altri incidenti. L'ultimo, poco dopo le 19,15, sempre a lungomare all'altezza di piazza della Concordia. Un uomo di 50 anni stava attraversando la strada quando è stato colpito da una moto condotta da un giovane che è poi scappato in direzione Torrione. L'uomo è stato accompagnato in ospedale, per fortuna non è in condizioni preoccupanti. I vigili visioneranno le telecamere per risalire al centauro pirata che si è macchiato del reato di omissione di soccorso. Il primo incidente all'alba, dopo le 4, sul lungomare Colombo: un tamponamento tra due auto. Nel corso della giornata il teatro degli incidenti più eclatanti è stata la zona orientale: in mattinata due pedoni sono stati investiti nei pressi della scuola media Monterisi, sul posto la polizia municipale per i rilievi del caso.

Dopo le ore 14 uno scooterista ha perso il controllo del mezzo su via Corenzio in un incidente con un furgone: sul posto l'ambulanza dell'Humanitas che ha provveduto a trasferire in ospedale il 39enne caduto dalla moto. Il Comune punta su autovelox fissi sul lungomare e nuova segnaletica. Ma bisogna fare in fretta. «La Prefettura e la Questura sono interlocutori indispensabili, ci lavoriamo con qualche risultato - dichiara il sindaco Vincenzo Napoli - Stiamo disponendo alcune operazioni sui tratti più pericolosi delle strade cittadine: l'ingegnere Mastandrea sta curando un report sull'incidentalità per far modo che sui luoghi di maggiore rischio vengano posti dei presidi per limitare la velocità». Poi l'annuncio che va nella direzione dell'acquisto dello Scout Speed control, ovvero il super autovelox. «Metteremo gli autovelox - dice Napoli - rallentatori come bande sonore ma tutto questo ha come aspetto collaterale un dato ineludibile, la coscienza civica dei nostri guidatori. Se non si percepisce che bisogna andare piano sulle strade cittadine, tutte le azioni che metteremo in campo saranno inutili. Abbiamo fatto tante multe ma deve scattare la coscienza civica: ciascuno deve rendersi conto che ognuno deve avere comportamenti responsabili».
 

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