Arianna, la bimba di legno:
per ora niente risarcimento

Arianna, la bimba di legno: per ora niente risarcimento
di Petronilla Carillo
Mercoledì 12 Agosto 2020, 06:35 - Ultimo agg. 07:48
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Entro fine luglio la piccola Arianna Manzo, la quindicenne diventata tetraplegica dopo essere stata sottoposta ad un trattamento con un farmaco sbagliato presso l’ospedale Cardarelli, avrebbe dovuto veder chiusa, definitivamente cla sua vicissitudine giudiziaria con un concordato attraverso il quale l’azienda ospedaliera napoletana avrebbe pagato un risarcimento alla sua famiglia (necessario per sostenere le cure) e i suoi genitori, per il tramite del loro legale, l’avvocato Mario Cicchetti, avrebbero ritirato il ricorso in Appello. In effetti, si sarebbe soltanto dato seguito a quella che era la sentenza di prima grado che condannava l’ospedale al risarcimento. Mediatore di questo «accordo», il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.

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Ieri, invece, il colpo di scena: dopo l’ennesimo carteggio telematico tra l’avvocato Cicchetti e la presidenza del Consiglio regionale della Campania, l’ennesima doccia fredda per la famiglia della piccola Ariana: l’offerta da parte del governatore della regione Campania (per il tramite dei servizi sociali del comune di Cava de Tirreni) ai genitori di un un aiuto psicologico. «Tutto ciò - commenta l’avvocato Cicchetti - a fronte dell’impegno contratto nei loro confronti dal presidente De (ribadito anche a seguito della pronuncia cautelare della Corte di Appello che ha sospeso il pagamento in favore della minore) a formalizzare una transazione che avesse come base la sentenza di primo grado che vedeva condannato il Cardarelli a pagare un risarcimento di 3 milioni di euro». 
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