Assalti ai portavalori: procura chiede condanne per tutti gli imputati

Assalti ai portavalori: procura chiede condanne per tutti gli imputati
di Nicola Sorrentino
Martedì 17 Aprile 2018, 12:12
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SCAFATI. Rapine dal foggiano alla provincia di Salerno: la Procura di Nocera Inferiore chiede condanne per tutti gli indagati. Il 20 aprile e il 14 maggio, l'udienza preliminare terminerà con la decisione del gup del tribunale di Nocera Inferiore. Ieri mattina, il sostituto procuratore Gianpaolo Nuzzo, nella sua requisitoria, ha chiesto che vengano condannate tutte le persone raggiunte da misura cautelare. Per un disguido, il pm non aveva con se le richieste di pena, che saranno comunque depositate presso il gip nei prossimi giorni. Sullo sfondo l'inchiesta “Last day”, concentrato su un gruppo che si muoveva tra Nocera, Sarno, Salerno, Foggia, Napoli, Verona, con il sogno del colpo milionario in Germania. L’inchiesta portò all'iscrizione di 22 persone, con nove esecuzioni di custodia cautelare in carcere e otto ai domiciliari, e due obblighi di presentazione. L’operazione fu condotta dagli agenti del Servizio centrale operativo e dalle Squadre mobili di Salerno, Napoli, Foggia e Verona, con l’ausilio dei Reparti Prevenzione Crimine di Napoli e Pescara. A capo del gruppo vi sarebbe stato uno scafatese

L’organizzazione criminale era composta da soggetti di origine campana, pugliese ed albanese, accusata a vario titolo di 5 rapine realizzate nelle province di Salerno, Napoli, Foggia ed Avellino, con la pianificazione ultima di un colpo da concludere in Germania. E sventato poi dalle ordinanze firmate dal gip. Per mesi gli indagati avrebbero studiato il tragitto di un portavalori blindato che, in Germania, nella provincia di Coblenza, trasportava milioni di euro. Per il colpo era stato tutto preparato al dettaglio: dalle armi alle costosissime maschere con le quali coprire il volto. L’assalto comprendeva l’uso di kalashnikov Ak-47 e jammer per neutralizzare i sistemi di allarme satellitari e le comunicazioni con i cellulari, con impiego di maschere in silicone di pregevole fattura, utilizzate dagli attori nei film horror, dal costo di oltre 500 euro ciascuna. Le indagini partirono nel febbraio 2017, dopo una rapina a un portavalori da 78mila euro sul tratto autostradale Salerno-Avellino, all’altezza di Fisciano. Un colpo simile fu commesso poi a Solofra, alla biglietteria degli scavi di Pompei, poi due solo tentati in altrettante banche. Il gruppo avrebbe disposto di importanti risorse economiche, ma anche di finanziatori, basisti e assaltatori. 
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