Assenti per 800 giorni per una depressione
che non c'è: nei guai medico e infermiere

Assenti per 800 giorni per una depressione che non c'è: nei guai medico e infermiere
di Nicola Sorrentino
Sabato 1 Febbraio 2020, 06:15 - Ultimo agg. 11:00
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Più di 800 giorni di assenza dal lavoro, in almeno otto anni, per una patologia che in realtà non c’era. Con queste accuse, la procura di Nocera Inferiore ha ottenuto il rinvio a giudizio per una ex dipendente della casa di cura Villa dei Fiori e di un medico di base che, in concorso, avrebbero commesso una truffa ai danni della struttura con una serie di raggiri. Fu proprio il centro di riabilitazione, rappresentato nelle vesti di parte offesa dagli avvocati Giuseppe Pepe e Silverio Sica, con una serie di esposti alla procura a dare il via alle indagini. Il gup, al termine dell’udienza preliminare, ha fissato l’inizio del processo per il prossimo 30 marzo.

Le indagini abbracciano un periodo che va dal 2012 al 2013. Le prime due accuse, in concorso, sono di truffa aggravata ai danni dello Stato e falsità ideologica commessa in atti pubblici. La dipendente, all’epoca dei fatti, attraverso una serie di «raggiri» avrebbe presentato dei certificati medici per attestare falsamente l’incapacità a svolgere il suo lavoro. In questo caso, avrebbe collezionato 880 giorni di assenze, a ripetizione e sempre per due, tre giorni, dal 13 giugno 2005 al 14 agosto del 2013, inducendo in errore sia l’Inps che il datore di lavoro, in questo caso Villa dei Fiori. La donna avrebbe continuato a percepire le indennità a titolo di prestazione previdenziale nel periodo di assenza, ritenuto però illegittimo. In questo caso, vi sarebbe stata la complicità di un medico di base, che avrebbe formato dei certificati falsi, attestando una situazione non rispondente al vero, e cioè l’impossibilità di lavorare per via di una depressione.

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