Quindici arresti – sette in carcere e otto ai domiciliari – sono stati eseguiti dalla Polizia nell’ambito di un’indagine, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Potenza guidata dal procuratore Francesco Curcio, contro il clan Riviezzi di Pignola, in Basilicata. Le persone, tra loro un valdianese, coinvolte nell’operazione sono accusate, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione tentata e consumata, aggravate dall’agevolazione e dal metodo mafioso, detenzione e porto illegale di arma da fuoco, violazione degli obblighi inerenti la sorveglianza speciale e false informazione al pm aggravate.
Gli investigatori hanno preso in considerazione cinque “condotte di recupero crediti” portate avanti nei confronti di imprenditori e commercianti attraverso intimidazioni “di stampo tipicamente mafioso, mediante – è specificato in un comunicato diffuso dalla Dda di Potenza – evocazioni anche esplicite al clan Riviezzi”.