Attentato alla sede della Lega,
sotto inchiesta due marocchini

Attentato alla sede della Lega, sotto inchiesta due marocchini
di Nicola Sorrentino
Mercoledì 10 Aprile 2019, 06:00 - Ultimo agg. 06:43
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Una «bravata». Sarebbe questa l’unica spiegazione dietro l’esplosione, avvenuta il 6 gennaio scorso, di un petardo in piazza Amendola, a San Valentino Torio, a ridosso del portone della sede della Lega. Due persone di nazionalità marocchina sono indagate perché ritenute gli autori del gesto. L’esplosione provocò un leggero danno alla porta d’ingresso. L’inchiesta, nella sua fase conclusiva, è stata condotta dai carabinieri agli ordini del comandante Gennaro Corvino. Le persone sospettate sono A.S. , di 41 anni e M.J. , di 37 anni. Hanno residenza nell’Agro nocerino, a Sarno, e nel napoletano, nel comune di Striano. L’accusa per entrambi è di detenzione di esplosivi in concorso. Alle loro identità i carabinieri sono giunti grazie alle immagini del sistema comunale di videosorveglianza, i cui fotogrammi furono acquisiti nelle ore successive all’episodio. A fornire impulso all’indagine era stato anche il coordinatore cittadino Giovanni Vergati, che informato dell’accaduto, aveva sporto una denuncia contro ignoti. Il petardo era stato posizionato a pochi metri dall’ingresso della sede, per poi esplodere. Il danno era consistito nel danneggiamento dell’inferriata che fa da portante al vetro della porta d’ingresso. Il fascicolo, inizialmente nelle competenze della procura di Nocera Inferiore, è finito poi nelle mani della Procura Distrettuale Antimafia di Salerno. In ragione della nazionalità dei due indagati. Nelle ore successive al fatto si era pensato ad un’intimidazione, ma quanto raccolto dai carabinieri smentirebbe questa ipotesi. Ulteriori accertamenti, magari da effettuare nelle prossime settimane, potranno fornire maggiore chiarezza sull’episodio. 
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