Attentato al ristorante di Cuomo,
il raid con i telefonini dei narcos

Attentato al ristorante di Cuomo, il raid con i telefonini dei narcos
di Nicola Sorrentino
Sabato 1 Ottobre 2022, 09:00
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I tre presunti mandanti della bomba fatta esplodere contro il ristorante fiorentino di proprietà di Luigi Cuomo, utilizzavano dei criptofonini e la tecnologia Sky Ecc, la stessa utilizzata dai narcos nel traffico di armi e droga. È il retroscena che racconta l'indagine della Dda di Firenze su Luigi Vicidomini, Mario Tortora e Marco Iannone, i tre nocerini ritenuti interni al clan di Piedimonte, finiti in carcere con l'accusa di associazione di stampo mafioso e danneggiamento.

L'inchiesta - ora conclusa - ha dimostrato come i tre utilizzassero degli smartphone dotati di particolari sistemi di cifratura, che teoricamente sono inviolabili e a prova di intercettazione. Dettagli e indicazioni su come allontanare i fratelli Cuomo da Nocera Inferiore venivano discussi grazie a Sky Ecc, la tecnologia prodotta da una società in Canada. Grazie all'aiuto delle autorità francesi, la squadra mobile era riuscita però ad acquisire una serie di messaggi presenti in una chat, dove si faceva appunto riferimento a quanto accaduto a Firenze il 23 febbraio 2021, quando cioè una bomba veniva fatta esplodere contro il ristorante Pizza Cozze e Babà gestito da Luigi Cuomo.

I messaggi sono stati generati attraverso dei Pin, svelando poi i nicknames - i nomignoli - associati ai tre. Attraverso poi elementi interni alle chat, foto e date, a ognuno dei nickname è stato associato il rispettivo nome dei tre indagati. Quanto raccolto dagli inquirenti, ha svelato alcuni dei retroscena dietro gli agguati commessi dal clan di Piedimonte verso i fratelli Cuomo e i rispettivi sodali, con lo scopo di allontanarli da Nocera. Non solo, la Procura ha anche scoperto i particolari e le fasi precedenti all'esplosione della bomba in Toscana. 

Ad esempio come furono comprati gli ordigni, l'appartamento dove furono prelevati, i soldi che servirono per finanziare l'operazione, così come la capacità di uno dei tre indagati di servirsi di sodali armati se qualcosa fosse andato storto. E in ultimo, il reclutamento di chi poi materialmente fece esplodere la bomba, nel febbraio 2021. I tre, che ricorreranno al Riesame, rischiano il processo dopo la conclusione dell'indagine. Così come altri, anche loro si erano serviti di quel dispositivo di criptazione che garantiva di comunicare e restare anonimi. Nel marzo del 2021, tuttavia, Sky Ecc finì al centro di una grossa indagine, che svelò come sul mercato internazionale fossero finiti centinaia di migliaia di dispositivi, in gran parte utilizzati da chi trafficava droga o altro di illecito. Il risultato fu l'acquisizione di migliaia di comunicazioni protette, grazie allo smantellamento dei server di messaggeria criptata, da parte di polizia e magistratura sparse in mezzo mondo. Un sistema che fu utilizzato anche da quello che la Dda ritiene essere un nuovo clan mafioso a Nocera Inferiore. 

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