Auto del parroco in fiamme, nei video
spunta un uomo in tuta e mascherina

Auto del parroco in fiamme, nei video spunta un uomo in tuta e mascherina
di Nicola Sorrentino
Lunedì 25 Maggio 2020, 08:56
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SANT'EGIDIO DEL MONTE ALBINO. Sono due le persone sospettate per l'incendio che ha distrutto l'auto di don Gerardo Coppola, il sarcerdote della parrocchia di Sant'Antonio nella frazione Orta Loreto di Sant'Egidio del Monte Albino. Le immagini di un sistema di videosorveglianza in mano ai carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore hanno ripreso un uomo avvicinarsi poco prima dell'esplosione all'auto del prete. Lo sconosciuto indossa una mascherina e una tuta bianca, come quelle utilizzate negli ospedali. Si avvicina alla Fiat 500 per lasciare poi qualcosa a terra, prima di allontanarsi e tornare in auto, dove lo attende una seconda persona. La circostanza lascia pensare dunque ad un atto volontario e criminale, di natura intimidatoria. Saranno le indagini a stabilirlo. L'incendio si era sviluppato nella notte tra mercoledì e giovedì scorso, con l'intervento dei vigili del fuoco a domare le fiamme, che avevano completamente distrutto l'auto.

Sull'episodio è intervenuto anche il sindaco Nunzio Carpentieri, sottolineando la grande stima e affetto che nutre nei confronti del sacerdote: «L'affetto e la stima che mi legano a don Gerardo Coppola sono più che noti. Ho sempre ringraziato il Signore per il dono che ci ha fatto di un parroco giovane, generoso, disponibile, attento al suo popolo. Come sapete, l'altra notte si è verificato un fatto molto grave, sul quale ho atteso di scrivere solo per rispetto e per evitare inutili clamori nella fase di avvio delle indagini. L'auto di don Gerardo, parcheggiata sotto la sua abitazione, è stata data alle fiamme. Un gesto di inaudita violenza del quale ancora non si riescono a comprendere le motivazioni. Da Sindaco e da cittadino di Sant'Egidio esprimo la mia più ferma condanna e rivolgo, a nome mio, dell'Amministrazione comunale e di tutta la nostra comunità, un abbraccio affettuoso e sentito a don Gerardo, al quale assicuro pubblicamente, come già fatto di persona, tutta la mia vicinanza umana ed istituzionale». Il parroco, subito dopo i fatti, aveva sporto denuncia alla tenenza dei carabinieri di Pagani. Le indagini si concentrano ora sulle due persone riprese in video, una in particolare, coperta al volto e sul resto del corpo, forse intenzionalmente per non essere identificato. 
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