«Gioco e coca, derubavo mamma:
il mio riscatto in 1149 giorni»

«Gioco e coca, derubavo mamma: il mio riscatto in 1149 giorni»
di Nico Casale
Martedì 23 Ottobre 2018, 06:35 - Ultimo agg. 09:45
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Prima le schedine, poi il calcioscommesse e le cattive frequentazioni. Infine, la droga. Ma per Giacomo, chiameremo così un 38enne di Salerno con un lungo passato di dipendenza da gioco d’azzardo e da stupefacenti e di furti in casa dove è sparito tutto l’oro della madre, tutto questo «non era un problema».

Oggi, dopo 1.149 giorni, «perché li conto quotidianamente», di astinenza da «bollette» e dalla cocaina, resta da saldare ancora qualche debito e un sogno nel cassetto: poter ricostruire i denti che ha perso a causa dell’assunzione prolungata di droga. E ci sta riuscendo, dopo aver intrapreso un lungo «percorso» nel centro specializzato Logos, in cui i volontari salernitani sono impegnati nella prevenzione e nel trattamento di problemi correlati all’uso di alcol e di droghe e ad altri disturbi psico-comportamentali come il gioco d’azzardo.

È qui che, da «sabato 29 agosto 2015», ha trovato la forza di dire «basta» e di guardare avanti. E sente di dover ringraziare «quella persona che mi portò qui», non aggiungendo altro ma lasciando intendere che non si tratti di un parente. «Guardiamo avanti oggi. Bisogna avere la forza di chiedere aiuto. Non dimenticherò mai, il primo giorno che arrivai, quella mano sulla spalla che mi mise la dottoressa (Stefania Pirazzo, responsabile del centro Logos, ndr). Proprio quel gesto mi diede la forza». Ed è al centro che lo incontriamo mentre, da volontario, torna ogni tanto a «dare un aiuto ai ragazzi che sono come una famiglia». «Avevo tredici anni quando ho fatto la prima giocata. All’epoca puntavo sulle partite. Mi divertivo a indovinare il pronostico, 1, X o 2», racconta Giacomo che ricorda, con precisione tutte le date delle tappe della sua vita.
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