«Non posso parlare con la stampa. È stato il tribunale dei Minori a consigliarmelo». Commenta così il rinvio a giudizio per calunnia e maltrattamenti, Donatella Cipriani, la mamma di Battipaglia che è stata allattenzione della cronaca per la vicenda dei sue due bimbi contesi, portati via dalla polizia, alluscita di scuola. Era il mese di marzo del 2013 e da allora la vicenda di quellamore finito, tra lei e il compagno Davide L., è diventata un affare pubblico e giudiziario.
Una vicenda che si arricchisce ora di un nuovo capitolo dopo che il gup Sergio De Luca lha rinviata a giudizio. Secondo laccusa la Cipriani (difesa dallavvocato Cecchino Cacciatore) avrebbe calunniato il marito (difeso dallavvocato Giovanni Concilio) accusandolo di violenze e maltrattamenti sia nei suoi confronti e sia in quelli del loro due bambini. Quindi di aver «condizionato» i suoi figli nel rapporto con il padre. Di qui lipotesi di maltrattamento nei confronti dei due bambini non inteso come violenza fisica ma come abuso emozionale nei confronti dei suoi figli. Una udienza lunga e complicata durante la quale le parti si sono confrontate a colpi di carta bollata e perizie psichiatriche. Ben quattro quelle presentate dallavvocato Concilio, raccolte durante questi anni di battaglia.
Tra queste, lultima, quella chiesta dal tribunale dei Minori al dottor Coppotelli di Roma, avrebbe convinto definitivamente il giudice. «Ludienza - precisa lavvocato Cacciatore - è relativa a vecchie accuse supportate dalla perizia del professor Paolo Capri, scopertosi poi essere acceso sostenitore della Pas (Parental Alienation Syndrome), tanto da essere relatore in numerosi convegni sul tema e a propugnarne le teorie in facoltà. Dopo che numerose sentenze della Cassazione hanno sconfessato la validità giuridica e psichica della Pas grazie alla quale Capri accusava la Cipriani di aver molestato i suoi figli ritenendola però non imputabile proprio perché affetta da Pas, è caduta la non imputabilità e, di conseguenza, pur essendoci una richiesta di archiviazione dello stesso pm, il gup non ha potuto che rinviare a giudizio».
«Si tratta - commenta invece lavvocato Concilio - del riconoscimento di un reato molto particolare, credo quasi unico nel suo genere perché si associa il maltrattamento allabuso emozionale. Oltre alle perizie del professore Capri e del dottor Coppotelli, credo che molto abbia inciso anche lesito dellincidente probatorio del dottor Loggio e le realzioni della dottresse Scapicchio e Gleieses». «Meglio affrontare il processo - gli fa eco Cacciatore - anche perché il giudizio penale nei confronti di Davide L. non è archiviato, ma sospeso perché abbiamo proposto ricorso in Cassazione in quanto gli accertamenti sul comportamento della Questura erano stati affidati alla questura stessa». «Il mio assistito - precisa invece lavvocato Concilio - non intende fare guerre, anzi sta spingendo i ragazzi perché si presentino agli incontri protetti con la madre e recuperino la bigenitorialità». I bambini da un anno sono stato affidati al padre.
Sono loro che si rifiutano di incontrare la madre dopo aver trascorso diciotto mesi in casa famiglia. Secondo quanto disposto dai giudici minorili, infatti, nei casi dove viene riscontrata la Pas i figli vengono affidati al genitore alienato, ossia a quello che era stato messo in cattiva luce dal genitore alienante. In questo caso a carico della Cipriani è decaduta anche la patria potestà, pur sussistendo un ricorso in Cassazione.
pe.car.
Battipaglia. Bimbi contesi, madre a giudizio per maltrattamenti

di Petronilla Carillo
Giovedì 9 Luglio 2015, 23:00
- Ultimo agg.
10 Luglio, 10:13
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