Bellandi, stretta per i sacerdoti no vax:
«Non potranno distribuire l’Eucaristia»

Bellandi, stretta per i sacerdoti no vax: «Non potranno distribuire l’Eucaristia»
di Giuseppe Pecorelli
Giovedì 6 Gennaio 2022, 06:00 - Ultimo agg. 11:00
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Decisa presa di posizione dell’arcivescovo Andrea Bellandi che, in una lettera inviata al clero salernitano lo scorso 4 gennaio, elenca quattro nuove rigorose disposizioni finalizzate a evitare, per quanto possibile, che proprio le chiese e le attività parrocchiali possano diventare luogo o occasione di contagio. La variante Omicron, caratterizzata da elevata contagiosità, impone scelte drastiche, peraltro in linea con il magistero di Papa Francesco.

La prima norma indica a sacerdoti, religiosi, diaconi di «richiamare tutti i fedeli al rispetto delle regole, a suo tempo indicate e tuttora necessarie, che prevedono l’uso delle mascherine e il distanziamento da osservarsi durante le celebrazioni ed eventuali altri momenti di incontro degli adulti». È un aspetto essenziale tanto che monsignor Bellandi sottolinea le parole iniziali di tale disposizione. Nel secondo punto l’arcivescovo si sofferma sull’aspetto della vaccinazione che, pur non obbligatoria, solleva questioni delicate per un credente. Non a caso parla di «coscienza» e di «scelta coerente». Quello del pastore è un invito «per coloro che ancora non hanno ricevuto il vaccino, a domandarsi in coscienza se una tale scelta sia coerente e rispettosa dei numerosi inviti fatti a favore di esso, in primis dallo stesso Papa Francesco, il quale ha parlato della prevenzione vaccinale riguardante il Covid-19 come di “un atto di amore”, “un modo semplice ma profondo di promuovere il bene comune e di prenderci cura gli uni degli altri, specialmente dei più vulnerabili”». La terza disposizione riguarda sacerdoti, diaconi e ministri straordinari non vaccinati che non potranno più distribuire l’Eucarestia durante la Messa: «Esigo espressamente che l’Eucaristia, durante le celebrazioni, non venga distribuita da sacerdoti, diaconi o ministri straordinari non vaccinati. In caso di assoluta necessità, autorizzo che, per la distribuzione, venga scelta ad actum una persona di fiducia (religiosa o catechista) dotata di avvenuta vaccinazione». Le parole sono rese ancora più nette dal maiuscolo delle parole «non venga distribuita» e dalla sottolineatura dell’aggettivo «non vaccinati».

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Nell’intervista resa al Mattino lo scorso 17 settembre, lo stesso Bellandi ammetteva che, tra i sacerdoti, «quasi tutti hanno aderito alla campagna vaccinale», ma «so che c’è qualcuno un po’ più restio». E aggiungeva: «La Conferenza Episcopale Italiana ha invitato a vaccinarsi. Io credo che dobbiamo sentire la responsabilità nei confronti degli altri. Per ora la Cei non ha valutato l’obbligatorietà del green pass e anche io, per il momento, mi astengo da emanare un decreto che obblighi in tal senso. Certo, ogni qual volta avrò l’occasione, esorterò a vaccinarsi. Vedremo poi come evolverà la situazione». La diffusione della variante Omicron ha determinato decisioni stringenti. Anche per quello che riguarda il quarto punto. La formazione nelle parrocchie seguirà le stesse regole valide per la scuola: «Per quanto riguarda il catechismo – scrive ancora l’arcivescovo - qualora non si sospendano le attività scolastiche si riprenda solo a condizione che si abbiano a disposizione ampi spazi, che garantiscano l’osservanza delle misure precauzionali richieste. Si richiede espressamente, tuttavia, che il clero, i catechisti e gli eventuali operatori pastorali – che presiedono questi incontri – siano tutti vaccinati. Nel caso, invece, di interruzione dell’attività scolastica in presenza, per coerenza si interrompano anche le lezioni di catechismo». Si limitino a quelle essenziali anche le attività per gli adulti: «Concerti, conferenze, momenti ricreativi, pranzi e cene, ad esempio non lo sono». Per la visita ad ammalati e anziani si valuti situazione per situazione, ma solo dopo il consenso dei familiari. Le visite non potranno compiersi a chi non è in possesso del green pass rafforzato. 

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